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Christian Di Martino, il poliziotto ferito a Lambrate: ecco chi è e come sta – Parla il medico

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Christian Di Martino, viceispettore di 35 anni delle Volanti di Milano, è stato gravemente ferito intorno a mezzanotte alla stazione di Lambrate. L’aggressore, identificato come Hasan Hamis, un cittadino marocchino di 37 anni, ha colpito Di Martino con tre coltellate, causando lesioni al polmone, alla milza e all’addome. La lama usata misurava 25 centimetri.

Operato per sette ore: ha avuto cinque arresti cardiaci

Dopo essere stato aggredito, Di Martino è stato urgentemente trasportato all’ospedale Niguarda, dove ha subito un’intervento chirurgico durato sette ore. Durante l’operazione, ha sofferto cinque arresti cardiaci, e sono state necessarie quaranta sacche di sangue e trenta di plasma per stabilizzarlo.

Christian Di Martino, il poliziotto ferito a Lambrate: ecco chi è e come sta - Parla il medico

Attualmente, si trova nel reparto post-operatorio dove le sue condizioni sono state descritte come critiche ma stabili. Il trauma team dell’ospedale milanese, specializzato in interventi d’urgenza, ha lavorato intensamente per ridurre l’emorragia interna e tentare di preservare gli organi lesionati.

L’aggressione nella notte

La notte tra mercoledì e giovedì, la Polizia Ferroviaria ha chiesto rinforzi dopo che un uomo, in evidente stato di agitazione, è stato visto lanciare pietre contro i treni nella stazione di Lambrate.

Al suo arrivo, due pattuglie dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno trovato Hamis, visibilmente alterato. Nonostante l’uso di un taser, Hamis non è stato immobilizzato a causa di un giubbotto che indossava, portando a una lotta durante la quale ha colpito Di Martino alla schiena con un coltello.

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Chi è l’aggressore

Dagli accertamenti, è emerso che Hasan Hamis ha numerosi alias e un passato criminale che include rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona. Ha trascorso vari periodi in detenzione tra il 2013 e il 2020 e aveva già ricevuto ordini di espulsione.

Nonostante ciò, Hamis è rimasto in Italia in modo irregolare, spesso controllato e rintracciato prevalentemente in Campania. L’ultimo episodio registrato prima dell’aggressione risale al 5 maggio, quando è stato denunciato a Bologna per resistenza a pubblico ufficiale.

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