Lara Ponticiello, una giovane di 23 anni originaria di Gonzaga, è tragicamente scomparsa a causa di una meningite fulminante.
Addio a Lara: la studentessa di Gonzaga muore di meningite durante un master di lingue
Lara si trovava a Berlino per seguire un master in lingue, sua grande passione, quando ha avuto un malore improvviso. La malattia ha avuto un decorso fulmineo, portandola via in soli tre giorni.
Prima del tragico epilogo, Lara aveva vissuto un’esperienza Erasmus a Lipsia, dove aveva potuto migliorare le sue abilità linguistiche in tedesco e in inglese.
Era al secondo anno di master e aveva già ottenuto una laurea triennale in lingue all’Università di Bologna con il massimo dei voti. Il suo percorso accademico era incentrato sullo studio del russo e del tedesco, con l’obiettivo di diventare insegnante.
Il viaggio a Berlino rappresentava un’ulteriore opportunità per Lara di perfezionare il tedesco. Tuttavia, un venerdì, dopo i primi segnali di malessere, la situazione è precipitata rapidamente. Nonostante sembrasse inizialmente risolto, il suo stato di salute è peggiorato portando a complicanze cliniche gravi. Lara è stata ricoverata in ospedale, dove è entrata in coma e, purtroppo, è deceduta domenica sera.
Il dolore per la sua scomparsa ha toccato non solo la famiglia ma anche le comunità di Gonzaga e Reggiolo, quest’ultima città dove Lara aveva vissuto durante l’infanzia e dove sua madre lavorava come educatrice.
Lara era conosciuta e amata per il suo impegno nello studio e per la passione per l’insegnamento. Nei suoi tempi liberi, offriva ripetizioni di tedesco e russo, aiutando altri studenti. Era una persona che aveva sempre saputo coniugare l’amore per le lingue con il desiderio di aiutare gli altri.
La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un vuoto in tutti coloro che la conoscevano. La famiglia, giunta a Berlino subito dopo il tragico evento, ha autorizzato l’espianto degli organi, offrendo così una speranza di vita a persone in attesa di trapianto.
Lara sarà ricordata per il suo “dolce sorriso” e il suo impegno nello studio e nell’insegnamento delle lingue straniere. La comunità di Reggiolo, dove la giovane è cresciuta, e quella di Gonzaga, dove ha vissuto in seguito, si stringono nel ricordo di una vita spezzata troppo presto.