Il corpo di Bogdan Stefan Cristoiu, un trentenne di origini romene residente a Curtarolo, è stato ritrovato ieri sera nei fondali del fiume Brenta a San Martino di Lupari, Padova. Il tragico evento si è verificato dopo un disperato tentativo di salvare un altro giovane, Ganegedara Ramesh, che stava nuotando nel fiume quando è stato sopraffatto dalla corrente.
Tragedia nel Brenta, ritrovato il corpo di uno dei ragazzi scomparsi a Padova
La serata di ieri, 14 luglio, si è trasformata in una tragica ricerca quando Bogdan, insieme ad alcuni amici che giocavano a pallone vicino al fiume, ha notato Ramesh in difficoltà nell’acqua. Senza esitare, si è tuffato per aiutarlo, ma entrambi sono stati rapidamente trascinati sott’acqua dalla forte corrente. Nonostante gli sforzi, Bogdan non è riuscito a emergere.
I soccorritori, tra cui sommozzatori e squadre fluviali da Venezia e Vicenza, hanno impiegato ore per recuperare il corpo di Bogdan, trovato a circa quattro metri di profondità. La complessità delle correnti del Brenta ha reso le operazioni di ricerca particolarmente difficili, coinvolgendo anche un elicottero e sistemi aeromobili a pilotaggio remoto per scandagliare l’area.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso profondo cordoglio per la perdita di Bogdan, lodando il suo coraggio e altruismo. “Bogdan ha compiuto un gesto da vero eroe”, ha dichiarato Zaia.
“Le sue azioni dimostrano un’incredibile forza d’animo e dedizione agli altri, qualità che lo hanno spinto a rischiare la propria vita per tentare di salvare quella di un altro.”
Le autorità continuano a indagare sugli esatti dettagli dell’accaduto, mentre la comunità cerca di venire a patti con l’impensabile sacrificio di un uomo che ha dato la vita nel tentativo di aiutare un altro. Le condoglianze si estendono a entrambe le famiglie colpite da questo tragico evento.