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Tragedia a Venezia: Agnese morta in auto, dimenticata dal padre

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Una tragica vicenda ha colpito la comunità di Marcon, vicino Venezia, dove una bambina di soli 14 mesi è morta dopo essere stata dimenticata in auto dal padre, Sirio Chinellato, durante una giornata particolarmente calda. L’incidente è avvenuto nel parcheggio dell’azienda Lodes, dove Chinellato è impiegato. Inizialmente, la bambina, Agnese, avrebbe dovuto essere lasciata all’asilo quella mattina, ma un tragico disguido ha cambiato il corso degli eventi.

Venezia: morte tragica di una bimba dimenticata in auto dal padre

Il drammatico incidente è stato scoperto solo a metà giornata, quando i colleghi di Chinellato hanno notato la piccola ancora seduta nel seggiolino dell’auto, sotto il sole cocente. Nonostante il rapido intervento dei soccorsi, giunti sul posto pochi minuti dopo la chiamata dell’uomo, per Agnese non c’era più nulla da fare.

L’ambiente chiuso dell’auto, esposto a lungo al sole, aveva fatto schizzare la temperatura interna a livelli letali. Studi indicano che la temperatura all’interno di un veicolo esposto al sole può superare di 15 gradi quella esterna, raggiungendo picchi oltre i 50 gradi Celsius, una soglia insopportabile e pericolosa, specialmente per i bambini.

Incidente orribile a Venezia: Bimba dimenticata in auto muore di caldo

La comunità locale è sotto shock, e i genitori di Agnese sono stati ricoverati e assistiti psicologicamente a seguito del crollo emotivo causato dalla perdita. Le autorità hanno avviato un’indagine per chiarire la dinamica degli eventi e per verificare eventuali responsabilità.

Questa tragedia riporta alla luce la problematica della “Forgotten Baby Syndrome”, la sindrome del bambino dimenticato, che ha già causato la morte di oltre mille bambini in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, solo nel 2024, sono già stati registrati 13 casi simili. In Italia, il legislatore ha introdotto i seggiolini anti-abbandono dal 2019, che emettono un allarme acustico per prevenire simili dimenticanze. Nonostante ciò, gli incidenti tragici continuano a verificarsi, sollevando questioni sulla loro efficacia e sull’attenzione continua necessaria da parte dei genitori durante la routine quotidiana.

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