La tragica scomparsa di Traian Calancea, 24 anni, ha lasciato la sua famiglia in uno stato di profondo dolore e incertezza. Il giovane, che era un atleta di kickboxing di livello agonistico, è morto improvvisamente dopo essere collassato uscendo dalla doccia. Questo evento doloroso è avvenuto dieci giorni dopo che aveva ricevuto una dose del vaccino Pfizer. La madre di Traian, devastata, ha chiesto “chiarezza” sulla morte improvvisa del figlio, sospettando che potesse esserci una connessione con il vaccino.
Morte a 24 anni dieci giorni dopo il vaccino: la mamma vuole chiarezza
In risposta ai dubbi della madre, è stata intrapresa un’indagine forense per determinare le cause della morte del giovane. I periti nominati dal giudice istruttore Enrico Borrelli hanno condotto esami dettagliati, compresa l’analisi dei tessuti di Traian. Le conclusioni degli esperti sono state chiare: non esiste un nesso causale tra la somministrazione del vaccino e il decesso del ragazzo.
Gli esami hanno specificato che la proteina Spike, associata alla risposta immunitaria indotta dal vaccino, non è stata rilevata nei tessuti analizzati, indicando che la sua presenza era “al di sotto della dimostrabilità immunoistochimica”. La causa effettiva della morte è stata identificata come un’emorragia cerebrale, aggravata da un grave edema polmonare. Questi risultati hanno portato la Procura a richiedere l’archiviazione del caso già nel 2022, ma le incertezze iniziali avevano spinto il giudice a richiedere ulteriori indagini, comprese nuove perizie forensi.
Il caso di Traian è particolarmente complesso a causa del suo passato medico. Già all’età di 10 anni, il giovane aveva sofferto di episodi sincopali e forti mal di testa. Questi problemi di salute, combinati con il suo intenso impegno nell’kickboxing, potrebbero aver contribuito allo sviluppo di un aneurisma cerebrale, che infine ha portato all’emorragia fatale.
Il nuovo round di perizie ha confermato i risultati iniziali, sottolineando l’assenza di una correlazione diretta tra la morte e il vaccino. La situazione ha generato una vasta discussione sulla sicurezza dei vaccini e sulla gestione delle emergenze mediche, ma anche sulla necessità di considerare i preesistenti problemi di salute nell’analisi delle cause di morte post-vaccinazione.
Questa vicenda sottolinea l’importanza della trasparenza e della comunicazione efficace tra le autorità sanitarie e il pubblico, specialmente quando si verificano eventi tragici che possono alimentare paure e speculazioni. La famiglia di Traian, pur confrontandosi con la perdita e il dolore, ha ricevuto risposte scientifiche chiare che speriamo possano aiutare nel processo di lutto, offrendo una certa chiusura su un capitolo tanto doloroso.