Un altro pezzo della musica italiana se n’è andato. All’età di 81 anni, ci ha lasciato Mario Tessuto, al secolo Giancarlo Buongiovanni, uno dei volti più iconici della scena musicale degli anni Sessanta.
Con la sua voce e il suo stile inconfondibile, ha regalato emozioni indimenticabili a generazioni di italiani. Il suo nome è indissolubilmente legato alla celeberrima “Lisa dagli occhi blu”, una canzone che ha segnato un’epoca e che, ancora oggi, risuona nei cuori di tanti.
Le origini e i primi passi nella musica
Mario Tessuto è nato a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, ma è cresciuto a Milano, dove si trasferì da giovane. Il suo talento fu scoperto da Livio Macchia, chitarrista dei Camaleonti, e successivamente da Miki Del Prete, noto collaboratore di Adriano Celentano. Tuttavia, il successo non arrivò subito. Fu il cantante e produttore Riky Gianco a dargli la possibilità di partecipare al Cantagiro del 1966, un trampolino di lancio che lo portò, qualche anno dopo, al tanto atteso trionfo.
Il successo di “Lisa dagli occhi blu”
Il 1969 fu l’anno della consacrazione. Con “Lisa dagli occhi blu”, una canzone scritta da Giancarlo Bigazzi e Claudio Cavallaro, Mario Tessuto raggiunse un successo straordinario.
Il brano si classificò secondo a Un disco per l’Estate, ma conquistò le classifiche per quindici settimane consecutive, raggiungendo spesso il primo posto. Questa canzone non fu solo un successo commerciale, ma divenne un simbolo dei mitici anni Sessanta, un’epoca d’oro della musica leggera italiana.
L’anno successivo ci riprovò con “Tipitipitì”, presentata in coppia con Orietta Berti, ma il brano non replicò lo stesso clamore, classificandosi solo al decimo posto.
Non solo cantante: l’artista e l’uomo
Oltre che interprete, Mario Tessuto è stato anche un talentuoso autore. Tra i suoi lavori più celebri c’è “Meglio libera”, interpretata da Loredana Bertè, che la trasformò in uno dei pezzi iconici degli anni Settanta. La sua carriera, pur segnata da un unico grande successo, è stata ricca di contributi significativi alla musica italiana.
Lascia la moglie Donatella, con cui condivideva anche il palco, e i figli Giancarlo e Sabrina. La sua perdita rappresenta l’addio a un’epoca in cui la musica aveva un’anima genuina e le canzoni raccontavano storie semplici ma intramontabili.
Un’eredità musicale che non si spegne
Con la sua morte, Mario Tessuto lascia un vuoto nel panorama musicale italiano. Tuttavia, “Lisa dagli occhi blu” continuerà a vivere, rimanendo un inno senza tempo di un’epoca che non smette di farci sognare. Addio Mario, la tua musica non ti dimenticherà mai.