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Conti choc su Sanremo: “No ai monologhi, non è un reality!” Il web si infiamma

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A pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2025, Carlo Conti ha chiarito alcuni aspetti della sua direzione artistica, smentendo qualsiasi pressione politica dietro la sua scelta di eliminare i monologhi. Il conduttore ha spiegato di voler dare più spazio alla musica e mantenere un ritmo dinamico, senza cadere nelle polemiche o nel gossip.

“Non ho avuto pressioni di alcun tipo. L’azienda si è fidata di me perché conosce il mio modo di lavorare. Non cerco polemiche, anche se fanno parte del Festival, altrimenti non sarebbe Sanremo.”

Conti ha poi ribadito che Sanremo non diventerà uno show incentrato sui pettegolezzi e ha lanciato una frecciata alle recenti discussioni sui cantanti in gara:

“Sanremo non è un reality. Qui si fa musica, non Sanremo Island.”

Un Festival che celebra la musica e l’amicizia

Conti ha voluto iniziare la kermesse con un omaggio speciale a Ezio Bosso, il pianista e compositore scomparso nel 2020, che nel 2016 emozionò il pubblico con il suo talento e le sue parole.

“Inizierò il Festival con Ezio. La sua musica e le sue parole mi hanno ispirato: ‘La musica è come la vita, si fa solo in un modo: insieme’.”

A condividere il palco con lui nella prima serata ci saranno Antonella Clerici e Gerry Scotti, due volti amatissimi della televisione italiana.

“Fabrizio Frizzi sarebbe stato il quarto sul palco. È sempre nei nostri cuori.”

Anche gli ospiti della serata inaugurale saranno all’insegna della musica e dei messaggi di pace. Tra questi spiccano la cantante israeliana Noa e la palestinese Mira Awad, che interpreteranno Imagine di John Lennon, portando un forte messaggio di unità.

Ci sarà spazio anche per Jovanotti, protagonista di un momento definito “travolgente e delicato”. Sul palco salirà anche Edoardo Bove, il giovane calciatore colpito da un malore in campo, che racconterà la sua esperienza.

Sanremo più “breve”, senza maratone notturne

Una delle novità più attese riguarda la durata delle serate, che Conti ha voluto contenere rispetto agli anni precedenti. La chiusura della trasmissione è prevista tra l’1:10 e l’1:40, anche nella serata finale.

“Sanremo è una maratona, ma voglio che il pubblico possa seguirlo senza dover fare le ore piccole.”

La sfida degli ascolti? “Non mi interessa”

Con il passaggio di Amadeus a NOVE, in molti si chiedono se Conti voglia dimostrare qualcosa in termini di ascolti. Ma il conduttore toscano si è mostrato tranquillo:

“Non mi interessa la sfida con Amadeus. Ha fatto un lavoro straordinario. Io cercherò solo di offrire un buon prodotto, migliorando quello che ho fatto nelle mie precedenti edizioni.”

Anche Gerry Scotti, volto storico di Mediaset, ha voluto sottolineare che la sua partecipazione al Festival non ha secondi fini:

“Essere qui non significa nulla. Ma è più facile che io conduca Sanremo in Rai piuttosto che Mediaset si prenda tutto il baraccone.”

Con la sua impostazione chiara e determinata, Conti punta a riportare Sanremo al centro della scena musicale, lasciando da parte le polemiche e valorizzando l’arte e il talento. Martedì 11 febbraio il sipario si alzerà sulla 75ª edizione del Festival.

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