Botta e risposta senza esclusione di colpi quello andato in onda a Non è l’Arena tra Massimo Giletti e Roberto Formigoni. Tema caldo, anzi incandescente quello trattato, ovvero i vitalizi.
Non è certo la prima volta che Giletti affronta nella trasmissione che conduce temi molto delicati. Come quello della mafia, che ha portato al giornalista de La7 anche minacce alla propria incolumità.
Nella puntata andata in onda domenica Giletti ha voluto toccare un altro tema molto dibattuto. Quello dei vitalizi e, per questo, ha invitato anche Roberto Formigoni ex Governatore della Regione Lombardia al centro di uno scandalo e di una condanna per vicende legate alla sanità.
Scontro acceso tra Roberto Formigoni e Massimo Giletti
“Ho fatto cinque mesi in galera che non avrei dovuto fare”, attacca Formigoni che, all’epoca del suo mandato come Governatore della Lombardia, era soprannominato “il Celeste”. La replica di Massimo Giletti, noto per le sue posizioni molto nette in tema di giustizia non si fa attendere.
Replica il conduttore di Non è l’Arena collegato con Formigoni: “Il problema èbmorale, uno che viene condannato per corruzione in questo Paese non dovrebbe ricevere il vitalizio” .
“Studi, si informi”, replica alterato Formigoni che non ci sta a passare per vittima sacrificale. Il tema ovviamente è di quelli incandescenti, trattandosi di pensioni legate a esponenti politici che hanno avuto vicende giudiziarie. Giletti l’ha affrontata nel suo solito stile, non girando intorno alla questione ma, anzi, attaccando a testa bassa.
“Lei che dice di essere molto legato a Cristo, denuncia ancora Giletti, dovrebbe valutare meglio la parola morale”. Formigoni è stato uno degli uomini di punta, durante la sua carriera politica, di Comunione e Liberazione, movimento legato alla figura di Don Giussani.
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L’ex Governatore però non ci sta a passare per colui che prende qualcosa di illecito e risponde per le rime . “È stata la Magistratura a decidere di riconoscermi quello che mi spetta”, dice Formigoni.
“Impari a rispettare le leggi”, conclude l’ex presidente della regione Lombardia al termine di un collegamento che pareva più un incontro di boxe che un dibattito politico.