È diventata una vera battaglia ideologica il DDL Zan, il provvedimento che la prossima settimana sarà in Senato per la definitiva approvazione. La Legge che porta il nome del suo promotore, il Deputato Alessandro Zan, rischia di scatenare un dibattito molto acceso.
Il DDL Zan, come noto, nasce per tutelare la diversità e le persone considerate più deboli, ma sta diventando una vera crociata ideologica. Al punto che anche il Vaticano, per bocca del Segretario per i Rapporti con gli Stati, ha chiesto di mettere un freno su alcuni temi controversi del DDL Zan.
A lanciare benzina sul fuoco lo stesso promotore, intervenuto pochi giorni fa ad una diretta organizzata da Fedez sul tema.
Le dichiarazioni di Alessandro Zan e Fedez scatenano le polemiche
Il rapper milanese è da sempre un forte sostenitore della Legge Zan, al punto da farne il centro della sua invettiva durante il Concertone del Primo Maggio. Collegati sulla piattaforma web, il deputato del Pd e Fedez hanno toccato un punto della Legge che solleva forti critiche anche da parte dei suoi sostenitori. Quello dei bambini e del ruolo della scuola nell’educazione alla diversità.
Parlando della identità di genere l’Onorevole Zan ha detto : “Sin da quando siamo bambini percepiamo qual è il nostro genere, solo che ci sono dei bambini o delle bambine che percepiscono il proprio genere che è diverso dal loro sesso biologico”. Poi la stoccata che ha sollevato enormi critiche : “Bisogna aiutare i bambini in un percorso di transizione per cambiare il proprio sesso”.
L’argomento, molto delicato e assai controverso, ha scatenato prese di posizione contro Zan anche da parte di quei settori dell’opinione pubblica a favore di questa legge. Il tema dei bambini e la tutela dell’infanzia sono infatti questioni etiche molto delicate.
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Parlare di gender nelle scuole rischia così di allontanare anche chi reputa giusta la Legge Zan .