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”Giuseppe De Donno ucciso dallo Stato”, il cartello al funerale dell’ex primario crea scompiglio: interviene la Digos

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Centinaia di persone hanno voluto salutare ieri Giuseppe De Donno, il medico ex primario di pneumologia dell’ospedale Carlo Poma di Mantova che L a scorsa settimana ha scelto di mettere fine alla sua vita.

Giuseppe Di Donno ha ricevuto l’abbraccio e il tributo di quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato. Per colui che sarà ricordato come uno dei sostenitori più convinti della cura con il plasma iperimmune contro il Covid a nulla sono bastati gli inviti al distanziamento. Sia la Chiesa dove si sono svolte le esequie di Giuseppe Di Donno, che i ponti che affacciano su Piazza Mantegna erano pieni di persone che volevano dare l’ultimo saluto a questo medico bravo e sensibile.

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Cartello funerale De Donno
Photo: Fanpage

Il cartello al funerale di Giuseppe De Donno scatena le tensioni

Non sono mancati momenti di tensione, quando la Digos è intervenuta allontanando un uomo che recava un cartello. “Ucciso dallo Stato” diceva la scritta che la Polizia ha voluto rimuovere. Sulla scomparsa di Giuseppe Di Donno sono state scritte molte cose, e la stessa famiglia del medico mantovano era intervenuta prima delle esequie.

“Chi lo conosce realmente, hanno detto i familiari, sa che nulla di ciò che in questi giorni tristi stiamo leggendo sul web e sui quotidiani lo rappresentano”. La morte dell’ex primario di pneumologia ha scosso profondamente l’opinione pubblica, e non solo. Accese e in molti casi prive di rispetto sono state le parole e i commenti che in questi giorni si sono letti.

“Giuseppe non ha mai rinnegato la scienza, si legge nella lettera scritta dalla famiglia, era un medico che amava la sua professione sino in fondo. Un medico che ha dato tutto se stesso per il bene della comunità”.

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“Era una persona gentile, recita l’ultimo saluto della famiglia, ed era amato…Altroché se era amato…” Le migliaia di persone che ieri hanno voluto essere presenti al funerale di Giuseppe De Donno testimoniano sicuramente questo amore.

E, forse, vorrebbero conoscere le motivazioni che hanno spinto questo medico bravo e gentile a compiere il gesto di togliersi la vita. In tanti, come spesso avviene in questi casi, si sono dilungati sui distinguo. Quelli che il medico, da uomo mite e sensibile, non ha mai apprezzato.

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