Un toccante video di una ragazza afghana, condiviso sui social, ha scosso il web, accendendo i riflettori nuovamente su una questione di interesse internazionale: l’occupazione di Kabul da parte dei talebani. Il gruppo degli estremisti ha annunciato la rinascita dell’Emirato Islamico dopo essere entrato nel palazzo presidenziale abbandonato da Ashraf Ghani.
La riconquista territoriale degli estremisti accresce i timori della popolazione dell’Afghanistan, in particolare delle donne che hanno perso la speranza di un futuro di rinnovamento. Nel 2001, con la caduta del regime islamico, il Paese aveva avviato la sua fase di modernizzazione e le donne avevano iniziato a conquistare importanti diritti, liberandosi dalla mentalità discriminatoria. Ma oggi quelle stesse donne, come testimoniato dal video della ragazza afghana diventato virale in rete, sono ripiombate in un incubo che parla di violenze, umiliazioni e bottini di guerra: questo il destino che temono.
Il video virale della ragazza afghana dopo l’occupazione di Kabul da parte dei talebani
Le sorti del popolo afghano sono un tema caldo della politica estera, di fronte al quale l’umanità intera è chiamata a rispondere ma per ora nessuno ha dato una risposta. Il video della ragazza afghana dopo il ritorno dei talebani nel Paese è una denuncia, un grido di aiuto, uno sfogo drammatico che segnala il silenzio del resto del mondo.
“Noi non contiamo perché siamo nati in Afghanistan, scompariremo lentamente dalla storia. A nessuno importa di noi” – queste le parole rotte dal pianto, affidate ad un disperato messaggio che ha fatto il giro del mondo, viaggiando veloce in rete. Un contenuto diffuso dalla giornalista iraniana Masih Alinejad su via Twitter diventando in tempi rapidi virale.
"We don't count because we're from Afghanistan. We'll die slowly in history"
Tears of a hopeless Afghan girl whose future is getting shattered as the Taliban advance in the country.
My heart breaks for women of Afghanistan. The world has failed them. History will write this. pic.twitter.com/i56trtmQtF
— Masih Alinejad 🏳️ (@AlinejadMasih) August 13, 2021
Il ritorno dei combattenti talebani e la conquista territoriale dell’Afghanistan con la caduta di Kabul nelle mani dei jihadisti ha preannunciato la fuga in massa della popolazione, con un’ondata di migrazione illegale per fuggire da angherie, torture e morte.