Matteo Bassetti non usa il fioretto e attacca a testa bassa sul tema vaccini. Il direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova è stato il protagonista di un dibattito a Sutri, organizzato da Vittorio Sgarbi.
Matteo Bassetti lancia di nuovo il suo allarme per quanto riguarda l’autunno, demolendo anche le posizioni di medici e scienziati scettici sul vaccino. Tra questi Luc Montagnier, già Premio Nobel per la medicina nel 2008. Come molti ricordano il Professor Montagnier è stato tra coloro che ha espresso dubbi sulla opportunità di vaccinare mentre una pandemia è in corso. E proprio queste posizioni sono state l’oggetto dell’attacco di Bassetti durante il dibattito a Sutri.
Matteo Bassetti umilia il premio Nobel Luc Montagnier
“Anche i premi Nobel rincoglioniscono. Credo abbia un problema di demenza senile”, ha detto quasi in modo sprezzante Bassetti. Che poi è ripartito all’attacco con la proposta che sta sostenendo in questi ultimi giorni, ovvero l’obbligo vaccinale contro il Covid..
“Oggi nel centrodestra, spiega l’infettivologo di Genova, manca la cultura della medicina”. Il medico ligure si è così rivolto a quanti, proprio nello schieramento di Sgarbi, ondeggiano tra convinzioni certe sui vaccini e atteggiamenti più sfumati. “La politica dovrebbe ascoltare un po’ di più la medicina e meno social e sondaggi. Il problema non sono solo i ‘no vax’, ormai su posizioni talebane”, ricorda Bassetti.
“Oggi essere contro la vaccinazione è essere contro la vita e la vicinanza tra certi politici e gli scettici è pericolosa”, ha ammonito l’infettivologo. “Alla scienza non c’è alternativa. Abbiamo bisogno di vaccinare tutte le persone che hanno detto no, chi non si è prenotato e anche chi è allergico”, ha ribadito Bassetti.
Ad ascoltare questa dura reprimenda un Vittorio Sgarbi incredibilmente docile e l’ex magistrato Luca Palamara. Che hanno preso atto delle posizioni del medico genovese sul delicato tema del vaccino.