Il legale di Gaetano Scutellaro, conosciuto dalla cronaca come il tabaccaio del Gratta e vinci rubato, ha fatto sapere che il suo cliente si è pentito: “Ha capito di avere sbagliato, è pentito e si è scusato con tutti per quello che ha fatto. In lacrime ha chiesto perdono all’anziana signora”. Il penalista Vincenzo Strazzullo, dopo la notifica del fermo del 57enne, per decisione della Procura di Napoli per il reato di furto pluriaggravato, ha avuto un colloquio con il suo assistito nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Gaetano Scutellaro che si trova in carcere da qualche giorno dopo essere stato bloccato dai carabinieri prima che prendesse un volo per Fuerteventura non solo ha sottratto il Gratta e vinci da 500mila euro ad una 69enne napoletana ma si è reso protagonista anche di un tentativo di estorsione come documentato da alcune registrazioni.
Il tabaccaio del Gratta e vinci rubato accusato di furto pluriaggravato e di tentata estorsione
L’odissea del Gratta e vinci rubato si è conclusa con alcuni strascichi, dopo il fermo il tabaccaio dapprima è passato all’accusa dell’anziana cliente sostenendo che il tagliando vincente fosse il suo, poi il suo avvocato difensore aveva chiesto di valutare lo stato di salute mentale del suo cliente visto che in passato è stato ritenuto incapace di intendere e volere durante alcuni procedimenti giudiziari contro di lui.
Le prove raccolte dagli inquirenti inchiodano il tabaccaio che dopo aver sottratto il tagliando vincente, aveva organizzato la fuga in territorio spagnolo dopo avere depositato in banca il Gratta e vinci rubato. Ma all’accusa di furto si aggiunge anche quella di tentata estorsione come documenta una telefonata fatta da Scutellaro, che aveva chiamato l’anziana cliente proponendole la restituzione del biglietto, con la spartizione della vincita a patto che lei ritirasse la denuncia contro di lui. Un tentativo di estorsione registrato dal nipote dell’anziana di cui hanno preso atto gli inquirenti che hanno emesso nei suoi confronti il fermo per il reato di furto pluriaggravato e di tentata estorsione.