In attesa che la certificazione verde diventi ufficialmente obbligatoria per tutti i lavoratori, iniziano a spuntare casi di Green pass e certificati di esenzione falsi emessi dai medici. Le prime segnalazioni sono giunte alla procura di Genova e di Roma, ed a loro volta hanno chiarito la posizione di due medici che hanno certificato delle condizioni patologiche non veritiere per esentare dei pazienti dalla vaccinazione, inoltre i due professionisti hanno dichiarato il falso certificando la guarigione dal Covid e la vaccinazione in Paesi esteri.
La prima segnalazione sottoposta all’attenzione degli inquirenti di Genova è stata quella nei confronti di Roberto Santi, medico contrario al Green pass obbligatorio. Il nome del medico si è fatto notare già in passato sui social, per alcuni post controversi in cui ha affermato che l’uso di mascherine esponeva ad ipercapnia ma aveva anche proposto come trattamento anti Covid bagni caldi in abbinamento all’assunzione di vitamina C in endovena. Nei confronti del professionista l’Ordine dei medici della Liguria ha rivolto un provvedimento disciplinare: si tratta del primo caso in Italia. Nello specifico si è attribuita al professionista la relativa sanzione per la violazione commessa.
Green pass e certificati di esenzione falsi: indagati due medici
La procura di Genova ha raccolto una serie di esposti nei confronti di Roberto Santi, inoltrati da tutta Italia: il medico è stato denunciato per aver compilato certificati falsi per accertare problemi di salute contrari alla vaccinazione ed all’uso delle mascherine, tutti rilasciati senza visite preliminari e sotto pagamento. L’accusa nei confronti del professionista è quella di falso in atto pubblico e falso materiale.
Il Fatto Quotidiano ha riportato un caso analogo nei confronti di un medico su cui sta indagando la procura di Roma, il quale avrebbe rilasciato Green pass falsi e certificazioni fasulle anche ad esponenti del mondo politico ed a personaggi dello spettacolo. Il medico in questione avrebbe rilasciato più di un centinaio di Green pass non regolamentari ai suoi pazienti, sfruttando un difetto dello stesso sistema della tessera sanitaria. Dalle prime indiscrezioni relative alle indagini della procura di Roma, il medico avrebbe infatti inserito nel database sanitario delle patologie inesistenti per evitare la vaccinazione ai suoi pazienti.
Inoltre avrebbe stilato delle certificazioni false per attestare la guarigione o la vaccinazione all’estero. Le indagini che hanno permesso di scoprire la condotta fraudolenta del professionista sono state avviate dopo una segnalazione anonima. L’inchiesta ha portato alla perquisizione dello studio e dell’abitazione del medico, indagato per falso.