Lulù, Lucrezia Hailé Selassié, è stata presa di mira durante l’ultima puntata del reality show di Canale 5 dalle opinioniste pop del GF Vip, rappresentati della voce del popolo, che hanno espresso senza remore il loro parere. Rosella ed Adriana, le “sorelle scatenate” presentate da Alfonso Signorini nel corso della quarta puntata del reality sono due signore esuberanti ma dalla vita semplice.
Adriana Rota, la maggiore, classe 1944, è sposata dal 1972 ed è madre di Davide che l’ha resa nonna due volte, ha lavorato come commessa e poi in una casa di riposo. Invece sua Rosella Rota, classe 1946, sposata dal 1968 ha anche lei un figlio che l’ha resa nonna due volte, inoltre ha lavorato per anni come segretaria del direttore generale di Publitalia prima di andare in pensione.
Le critiche delle opinioniste pop del GF Vip
La presenza delle opinioniste pop del GF Vip ha lasciato il segno fin da subito, con una frecciatina velenosa indirizzata ad una delle sorelle Selassié, Lulù che è stata duramente attaccata per il suo aspetto fisico. “Mamma quanto è brutta quella lì!” – questa l’esclamazione a sorpresa di una delle due sorelle che ha gelato lo stesso conduttore, che ha replicato con una certa incredulità. Infatti Alfonso Signorini spiazzato dalla critica dell’opinionista ha cercato di correre ai ripari affermando: “Ma guarda che ti sentono”. Per tutta risposta l’opinionista ha corretto il tiro, puntualizzando che Lulù e le altre due sorelle si truccano troppo, e che sarebbero più belle se non eccedessero.
Ma le due opinioniste pop del GF Vip hanno lanciato qualche sfilettata anche contro Raffaella Fico, che durante la puntata ha ricevuto da parte del fidanzato Piero Neri un mazzo di rose rosse. Con travolgente schiettezza una delle due opinioniste è intervenuta a gamba tesa commentando sarcasticamente: “Ma fa l’operaio questo personaggio”. La Fico in difesa ha risposto: “Fa un lavoro come tanti […] Non sapevo nemmeno che lavoro facesse quando l’ho conosciuto”. Incalzandola una delle due sorelle ha completato il suo intervento con tono pungente: “Certo perché un operaio può permettersi 100 rose rosse”.