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“Non sono un no-vax, ma vi spiego perché non mi vaccino”: sospeso il presidente di FederFarma Gorizia per mancata vaccinazione, la vicenda fa scalpore

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La mancata vaccinazione che è costata al presidente di FederFarma Gorizia, Alberto Rampino, la sospensione ha fatto scalpore, come ha destato clamore la sua posizione, che ha giustificato la sua scelta. Un provvedimento analogo in Friuli Venezia Giulia è stato notificato anche ad altri farmacisti, in totale la sospensione per mancata vaccinazione ha interessato 30 farmacisti, tra i cui nomi è spuntato quello di Rampino.

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La posizione del presidente di FederFarma Gorizia contraria al vaccino è stata da lui rivendicata, rigettando però la dicitura di no-vax, Rampino infatti si dice scettico sul vaccino anti Covid dichiarandosi un “agnostico”, dal momento che ha ammesso di non essere convinto dell’efficacia e della funzionalità dei vaccini. Una presa di posizione ferrea che è costata al farmacista la sospensione dalla sua attività.

non mi vaccino Sospeso il presidente di FederFarma Gorizia

Il presidente di FederFarma Gorizia sospeso per mancata vaccinazione

Alberto Rampino dopo essere stato sospeso ha lasciato la sua farmacia a San Canzian, che è stata affidata al figlio ed ai sui collaboratori, mentre lui pare sia andato in Grecia, dopo aver annunciato comunque che non ha intenzione di fare ricorso in seguito al provvedimento disciplinare. Rampino ha reso noto che ha voluto continuare a rivendicare la sua libera scelta in assenza di risposte da parte delle autorità. Infatti il presidente di FederFarma Gorizia pare abbia chiesto delle puntualizzazioni all’azienda sanitaria, che si è rifiutata di fornirgliele, per questo ha continuato a tenere una linea dura decidendo di non vaccinarsi.

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In Friuli la situazione è critica come lamentano gli Ordini professionali che con i dati in mano hanno segnalato che un’alta percentuale di lavoratori sospesi arriva proprio dalle farmacie. Il provvedimento di sospensione prevede che i destinatari non possano entrare in contatto con il pubblico, e che si dovranno occupare di altre mansioni, per loro vige comunque all’obbligo della certificazione verde, in caso contrario risulteranno sospesi dalla loro professione fino al 31 dicembre 2021.

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