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“Sono un medico ma sono stufo dei pazienti no-vax, li curo e poi li mollo”: è polemica per la protesta contro i pazienti che rifiutano di vaccinarsi

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Amedeo Giorgetti ha avviato una protesta nei confronti dei pazienti no-vax apponendo un avviso nell’ambulatorio in cui esercita la professione di medico di famiglia. Nel suo sfogo si leggono testuali parole: “Caro paziente, il Covid ha devastato la vita umana e professionale. Fino a oggi il vaccino è l’unica arma per non ammalarsi. Se ha qualche dubbio o timore, sono a disposizione. Se invece crede che il vaccino sia una pericolosa arma in mano alle multinazionali del farmaco con la connivenza di noi medici di famiglia è pregato di cambiare ambulatorio perché non tollero queste accuse stupide e offensive”.

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Il dottor Amedeo Giorgetti ha deciso di mettere alla porta del suo ambulatorio al centro di Recanati un avviso che suona come un grido di rabbia, dopo aver affrontato insulti ed offese da parte dei pazienti no-vax per mesi. Questo medico di famiglia ha deciso di reagire come ha fatto sapere ai media dichiarando: “D’ora in avanti ricuserò i pazienti no-vax, ovviamente dopo averli guariti. Andrò alla Asl e spiegherò le mie ragioni”.

La protesta del medico di famiglia contro pazienti no-vax

La protesta del medico di famiglia contro i suoi pazienti no-vax

Il 65enne pur confermando la sua abnegazione nei confronti dell’attività medica è rimasto deluso per i tanti episodi che hanno sconfessato il rapporto fiduciario con i pazienti. Malgrado ciò è molto attivo per la sua comunità: lavora presso il suo ambulatorio, ma anche al centro vaccinale volontario con altri colleghi, in più svolge visite a domicilio presso gli anziani e sedute di telemedicina.

Nel suo grido di protesta ha precisato: “Siccome credo in quello che faccio, non ammetto più di essere bersaglio di ingiurie e accuse da parte dei no-vax. Intendo ricusare chi rifiuta il vaccino. […] Spero che altri colleghi si uniscano a me. Ho ricevuto molto sostegno quando ho lanciato l’iniziativa sulla chat Renaissance Teams vs Covid, amministrata dal farmacologo Carlo Centemeri, che raccoglie nomi autorevoli della medicina”.

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Una decisione categoria che arriva da parte del medico dopo una serie di episodi incresciosi, come nel caso di un suo paziente 55enne, obeso, iperteso e diabetico. Dopo non essere riuscito a convincerlo a sottoporsi a vaccinazione ha finito per contrarre il virus e trattato con cure domiciliari. “Gli ho detto che una volta guarito avrebbe dovuto cambiare medico. Così ha fatto, per fortuna sua e mia” – ha raccontato il dottore.

Ma a far esplodere la sua rabbia è il fatto che viene accusato di essere un servo di Big Pharma per questo ha deciso di non subire offese ed insulti, e di dedicarsi solo ai pazienti che hanno stima di lui e seguono le sue direttive mediche. “Basta avere a che fare con gente che mi tratta a pesci in faccia e quando prende il Covid non solo pretende di ricevere immediatamente assistenza ma usa arroganza. […] Voglio dare un segnale forte ai no-vax: se continuate così il vostro medico vi lascia. Chissà che il muro finalmente non si sgretoli”.

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