Il destino del Reddito di Cittadinanza ha i giorni contati: come ribadito da Francesco Lollobrigida, braccio destro di Giorgia Meloni: dopo la vittoria di Fratelli d’Italia, una delle battaglie portate avanti dal partito potrebbe presto concretizzarsi. Tra i capisaldi del programma politico della Meloni figurava la cancellazione del sussidio statale, che ha creato tante divisioni tra i diversi attori della scena politica.
Dopo la travolgente vittoria di FdI, il vice della Meloni, Francesco Lollobrigida ha dichiarato sin dalle sue prime interviste pubbliche, dopo il risultato delle urne, che il Reddito di Cittadinanza verrà cancellato. Questa la conferma da parte del capogruppo alla Camera di FdI, che potrebbe ricoprire il ruolo di ministro, anche se non si preannuncia di quale ministero, nel prossimo governo con premier Giorgia Meloni.
Francesco Lollobrigida, intervistato dal Messaggero, alla domanda diretta sul contestatissimo contributo statale promosso dal Movimento Cinque Stelle ha ribadito che ha i giorni contati, commentando: “Senza dubbio lo aboliremo”. Tra le prime misure in agenda che dovrà affrontare il nuovo esecutivo capitanato dalla Meloni si prospetta la cancellazione del Reddito di Cittadinanza, accanto ad altre emergenze tra cui dei provvedimenti atti a contrastare il caro bollette.
Francesco Lollobrigida, il vice di Giorgia Meloni conferma l’abolizione del Reddito di Cittadinanza
La stessa mamma del leader di FdI, intervistata dopo il trionfo della figlia ha detto la sua su tale argomento, ed infatti la signora Anna intervistata da Luca Monaco, de La Repubblica, nel suo appartamento popolare della Garbatella, ha dichiarato: “Adesso mi aspetto per prima cosa che mia figlia tolga il Reddito di Cittadinanza ai 18enni e che dia quei soldi agli invalidi, ai malati, a chi ne ha bisogno davvero” . Nel corso dell’intervista concessa al Messaggero, Lollobrigida preventivando l’abolizione del sussidio statale ha poi precisato che il suo partito punta ad introdurre come sostitutivi, dei sostegni a chi non può lavorare.
“Ragioneremo con gli alleati sulle tempistiche per non impattare le sacche di disagio che si sono create. […] Esistono delle contingenze che sono prioritarie come il caro bollette, spero che il primo cdm partirà da qui. Non so quante mani ci lavoreranno ma è la manovra più importante dell’anno e va affrontata a ridosso delle elezioni. Nasce dalla nota di aggiornamento dal Def dell’attuale esecutivo, per cui formalmente o meno ci sarà un confronto” – questo il commento del vice di Giorgia Meloni.