Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, è finito di nuovo in manette dopo pochi mesi dall’ultimo arresto che ha scatenato non poco clamore, dal momento che il trapper ha girato un video mentre si trovava dietro le sbarre. Il fenomeno delle gang di giovani rapper rivali, che usano i social per farsi la guerra per poi scendere in strada per scontrarsi con aggressioni e rapimenti, ha preso piede principalmente nelle grandi città lombarde. Ultimamente due rapper rivali, Baby Gang e Simba La Rue, sono stati arrestati dopo essere stati ritenuti coinvolti in una sparatoria in strada.
Baby Gang e Simba La Rue (Lamine Mohamed Saida) sono stati infatti arrestati in seguito ad un’indagine condotta dai carabinieri in collaborazione con la polizia, in merito all’aggressione avvenuta tra il 2 ed il 3 luglio scorso, in via di Tocqueville a Milano, un episodio che ha coinvolto due senegalesi, i quali sono stati gambizzati da colpi di arma da fuoco.
Zaccaria Mouhib è finito in carcere a distanza di pochi mesi dal suo ultimo arresto, per via di una sparatoria annunciata sui social contro una gang rivale, che si è consumata nel pieno centro meneghino. Prima del suo arresto, il 19enne ha postato un breve video su Instagram dove sono risuonate delle parole di fuoco: “Giornalisti pezzi di me**a, sbirri infami, polizia associazione mafiosa, faccio più soldi di voi, il vostro stipendio lo mangio a pranzo”.
Baby Gang, l’attacco contro poliziotti e giornalisti
Baby Gang non è nuovo alla spettacolarizzazione della criminalità ed alle esternazioni feroci, il rapper ha anche realizzato lo scorso mese di aprile un video proprio dentro il carcere di San Vittore, dove si trovava in custodia cautelare dopo un arresto. Direttamente dalla sua cella in seguito all’arresto per rapina, il 19enne ha girato il video della sua ultima canzone, usando un cellulare che è riuscito a portarsi dietro violando il regolamento carcerario.
Per autocelebrarsi il rapper ha usato i suoi canali social a cui ha affidato il suo sprezzante annuncio: “Il mio prossimo singolo rimarrà nella storia del rap, visto che sono il primo artista ‘detenuto’ ad aver girato un video in un carcere. Anche se mi chiudete sotto terra io continuerò sempre a fare ciò che ho sempre fatto”. La faida tra bande rivali, che da tempo si fanno rappresaglie e firmano attività criminali che imperversano tra la provincia di Milano e quella di Bergamo, ha avuto terreno di scontro in rete e sulle strade.
La rivalità tra i rapper Simba La Rue e Baby Touché ha avuto modo di consumarsi non solo sui social con frasi e canzoni, in cui gli insulti ed i proclami di superiorità impazzano, ma anche con risse, dove le armi sono state usate senza alcuna esitazione. Tra le azioni che hanno riecheggiato di più in rete figura un contenuto postato da Simba La Rue: il video del sequestro di Baby Touché. Dopo mesi di guerriglia i due leader delle gang rivali in segno di pace di sono stretti le mani, ma le loro azioni criminali non sono cessate anzi sono diventate tema di discussioni social.
Con la motivazione di “spettacolarizzazione delle azioni criminali”, il gip Guido Salvini ha firmato un’ordinanza per l’arresto dei componenti della banda di Mohamed Lamine Saida, ossia Simba La Rue, che insieme ad altri otto ragazzi, ritenuti implicati nell’episodio del 2-3 luglio, è finito dietro le sbarre. Inoltre il gip parlando di “una totale astrazione dalla realtà” nella sua ordinanza ha denunciato la gravità delle azioni criminali: “Non sembra trattarsi di una rissa banale ed estemporanea ma di un episodio di grave violenza e sopraffazione originato da una logica di banda e da una volontà di controllo del territorio”.
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