Cari musoni a questo punto un sorriso potete ben concedervelo e concedercelo, perché no? È il momento del vostro riscatto!
Se fino ad oggi il malcontento e l’irritabilità sono sempre stati visti da tutti come dei difetti, ebbene “tutti” si sbagliavano.
In realtà il malumore è segno di intelligenza! E non siamo noi a dirlo, ma un gruppo di scienziati australiani che si sono dedicati allo studio di questa condizione dell’animo che genera scontentezza, crucci. Inquietudine spesso.
Perché il malumore è segno di intelligenza?
Lo studio in questione, pubblicato sulle principali riviste scientifiche australiane, hanno dimostrato che le persone che sono spesso di malumore hanno un quoziente intellettivo superiore alla media.
Il professor Joseph Forgas, docente presso l’Università del New South Wales a Sydney, ci spiega:
“Il malumore migliora le prestazioni intellettuali, aumenta e rinforza la memoria”, esordisce il professore.
“Uno stato d’animo positivo certamente ha i suoi vantaggi, ma questi sono correlati ad altri settori quali la creatività, la flessibilità, la cooperazione “, prosegue.
“Il malumore invece, migliora l’attenzione, facilita il
pensiero, lo rende più veloce, ma più prudente e coerente”.
“Migliora le strategie per l’elaborazione delle informazioni in situazioni difficili “.
La tristezza e un umore cupo, secondo lo studio, permettono di comprendere e valutare le persone, perché aumentano la capacità di giudizio.
Inoltre il cattivo umore spegne il condizionamento dell’entusiasmo ed è così in grado di discutere meglio le proprie opinioni.
Certamente gli studiosi non ci incoraggiano ad essere sempre scontenti e scontrosi, il malumore resta sempre un moto dell’animo che andrebbe combattuto e sconfitto.
Ma per chi lo è quasi sempre e poco o niente riesce a fare per migliorarlo, almeno la piccola soddisfazione di esser stato definito particolarmente intelligente.
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