L’ex capo della Farnesina, Luigi Di Maio si appresta a svolgere un atro incarico prestigioso: sarà l’inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico, come rivelato da alcune indiscrezioni. Anche se manca l’ufficialità, la notizia è stata data quasi per certa, dopo che l’ex ministro degli Esteri italiano è stato ritenuto il nome migliore tra i candidati proposti a Bruxelles quali: Markos Kyprianou, Jan Kubis, Dimitris Avramopoulos.
Da quanto riferito sulle colonne de Il Corriere della Sera, il verdetto è stato presentato a Josep Borrell, che è un alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, quindi Luigi Di Maio, secondo le preferenze di Bruxelles è stato indicato come il rappresentante speciale dell’Ue nel Golfo in attesa della sua nomina ufficiale.
Ma la sua designazione non è stata applaudita da tutti i suoi colleghi politici, che non si sono astenuti dal far sentire il loro dissenso, come nel caso di Maurizio Gasparri, esponente di Forza Italia, il quale ha presentato un’interrogazione parlamentare per bloccare la sua nomina in quanto ritenuto non adeguato perché non ha alcuna competenza per un incarico così importante. Anche l’eurodeputato della Lega, Paolo Borchia, ha fatto ostruzione a Di Maio appellandosi direttamente a Borrell.
Luigi Di Maio, nuovo incarico politico per l’ex capo della Farnesina
Un onore per l’ex capo della Farnesina, che dopo il ridimensionamento nel panorama della politica italiana ha ricevuto un plauso sulla scena internazionale, dal momento che è stato scelto per ricoprire un ruolo nella politica estera, grazie alla sua capacità di dare solidità nel rapporto umano ed istituzionale con Borrell, quando ha ricoperto l’incarico di ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI).
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Grazie alla sua buona impressione nel corso della sua esperienza alla Farnesina, Luigi Di Maio ha prevalso su altri nomi e perciò si occuperà dei rapporti nel Golfo Persico, un incarico che gode di uno status di diplomatico, per il quale potrà usufruire di una serie di privilegi tra cui: staff personale, copertura di tutte le spese, passaporto, immunità e stipendio con tassazione agevolata Ue. Si ipotizza, da quanto rivelato da alcune fonti attendibili, che Luigi Di Maio avrà diritto inoltre ad una sostanziosa indennità, pari a circa 12 mila euro netti al mese, una cifra di tutto rispetto.
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