Giorgio Tordini, un cittadino marchigiano, ha voluto denunciare sui social di essere rimasto vittima di un conto estremamente salato. Tordini, ovviamente, non si é sottratto dal documentare il tutto: una cena per quattro persone, a base di pesce, con uno scontrino alquanto ”indigesto” da 508 euro, con una correzione a penna di 480 euro.
Lo scontrino, pubblicato su Facebook da Giorgio Tordini, risale al 2 luglio, giorno in cui il cittadino marchigiano si é recato, in compagnia di altre tre persone, presso un famoso chalet di San Benedetto del Tronto, per consumare una cena a base di frutti di mare. Ebbene, Tordini non avrebbe mai immaginato di dover pagare tanto.
Spesso si sente parlare di aumento dei prezzi, in riferimento a pietanze particolarmente prelibate. Basti pensare alla famosa pizza di Flavio Briatore che ha destato molto scalpore, proprio in relazione al costo, considerato elevato per un pasto che, fino a poco tempo fa, era accessibile a molti. Memore di ciò, Giorgio Tordini ha commentato la propria esperienza, dicendo: ”Ma che…Briatore é arrivato pure da noi?”. Scherzi a parte, la questione ha fatto davvero infuriare il cittadino marchigiano che ha pubblicato persino il menù della serata, consumato assieme ai suoi commensali.
Giorgio Tordini: ”Ecco cosa abbiamo mangiato, per un totale di 508 euro, nello chalet di San Benedetto del Tronto…”
Giorgio Tordini ha dichiarato di aver consumato, assieme ad altre tre persone: ”Le 4 linguine ‘Plá Plá (le cicale di mare), mezzo crostaceo in ogni piatto, quindi 2 in tutto, sono costate due centottanta euro, cioé 70 euro cadauna, contro un massimo documentato dal menù di 35 euro delle stesse linguine, ma con più pregiati astici o aragoste”. Tordini ha riportato anche la risposta di amici impegnati nella compravendita di pesce.
”Gli ‘Plá Plá’, dicono i ‘pesciaroli amici’, vengono dal Marocco, dalla Tunisia, sono di allevamento e costano 18/20 euro al Kg (forse qualcosa in più per via della guerra)”. Dunque, Giorgio Tordini non ha potuto celare la propria amarezza, dinanzi ad un conto così salato, caratterizzato da crostacei, prezzati in maniera, a suo dire, spropositata.
Giorgio Tordini ha voluto rendere il tutto pubblico, sfogandosi sui social, per cercare anche supporto da altri utenti del web. ”Delusione, amarezza, rabbia, digestione bloccata e rimorso per non averla ‘buttata in caciara’ con carabinieri, finanza e disobbedienza civile”, ha chiosato, furioso, Tordini che, di sicuro, d’ora in poi sarà più attento al momento di recarsi a cena fuori.
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