La bustina di zucchero potrebbe diventare presto solo un lontano ricordo nei bar, assieme a tutti gli imballaggi monouso, considerati, da alcuni, molto più comodi rispetto alle confezioni voluminose. La proposta, avanzata dalla Commissione Europea, riguarda l’intero settore Horeca (hotellerie, restaurant e café) e potrebbe avere un forte impatto sulla vita quotidiana di ciascuno di noi. Dunque, il provvedimento non riguarda solo la bustina di zucchero che rappresenta la punta di un iceberg ben più vasto di quanto si possa immaginare.
Chi di noi non ha mai preso il caffé al bar, dolcificandolo grazie alla bustina di zucchero, proposta in diverse varianti, in luogo della zuccheriera? Ebbene, grazie alla proposta avanzata dalla Commissione Europea, potrebbe aversi, a breve, proprio il ritorno della tradizionale zuccheriera nei bar.
Assieme alla bustina di zucchero, saranno vietati anche: vassoi, scatole, tubetti e vari imballaggi monouso. La proposta é molto dettagliata, al punto tale da fornire un vero e proprio elenco: ”Imballaggi monouso nel settore ‘Horeca’, contenenti singole porzioni o porzioni, utilizzati per condimenti, conserve, salse, creme per il caffé, zucchero e condimenti…”. Tuttavia, é prevista anche un’eccezione alla regola. Vediamo di cosa si tratta.
La bustina di zucchero: ecco cosa potrebbe cambiare a breve nei bar e negli hotel
La bustina di zucchero non é l’unica ”destinataria”, come abbiamo visto, della proposta della Commissione Europea. A proposito delle eccezioni, si legge: ”…ad eccezione di tali imballaggi forniti insieme ad alimenti pronti da asporto, destinati al consumo immediato, senza necessità di ogni ulteriore preparazione”. Questa é, in sostanza, la proposta del vicepresidente della Commissione UE con delega al Green Deal, Frans Timmermans, e del commissario all’ambiente Virginijus Sinkevicius.
In sostanza, eliminando la bustina di zucchero e gli altri involucri suddetti, si tende a ridurre, in un’ottica prettamente ambientalista, tutti gli imballaggi considerati superflui. L’obiettivo finale é tagliare il 15% dei rifiuti da imballaggio, per ciascun Paese aderente all’Unione Europea, entro l’anno 2040, rispetto al 2018. Nella nota di presentazione della proposta, si legge ancora: ”Per affrontare il problema degli imballaggi chiaramente inutili, saranno vietate alcune forme di imballaggio, ad esempio quelli monouso per cibi e bevande consumati all’interno di ristoranti e caffé, quelli monouso per frutta e verdura, flaconi in miniatura per shampoo ed altri prodotti negli hotel”. In particolare, per quanto riguarda la frutta e la verdura, si é precisato: ”…inferiore a 1,5 Kg, a meno che non ci sia una comprovata necessità di evitare perdita di acqua o perdita di turgore, rischi microbiologici o shock fisici”.
Tuttavia, va precisato che l’elenco degli imballaggi é molto lungo, dunque va ben al di là della semplice bustina di zucchero o del ”campione” di shampoo e bagnoschiuma caratteristico degli hotel. In sostanza, si rinuncerà a tali piccole comodità per una nobile ragione: la tutela dell’ambiente.
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