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Vladimir Luxuria, parole al vetriolo dopo la morte di Papa Ratzinger : “Mi dispiace per la perdita dell’uomo, ma non dimentico”

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La morte di Papa Ratzinger ha scosso l’opinione pubblica che ha commentato sui social la notizia e tra i pareri espressi per parlare della dipartita del pontefice emerito è spiccato quello di Vladimir Luxuria, le cui parole hanno fatto discutere. In un messaggio dal tono deciso affidato a Twitter l’attivista Lgbtq ha deciso di dire la sua sulla personalità dell’anziano pontefici relazionandola alla causa che porta avanti da anni.

Vladimir Luxuria dopo la morte di Papa Ratzinger, lo scorso 31 dicembre, a distanza di alcune ore dalla sua scomparsa, ha pubblicato su tweet, che nel quale ha fatto una severa riflessione: “Nozze gay come segno dell’Anticristo, la transessualità come autodistruzione, l’omosessualità socialmente pericolosa… Pur umanamente dispiaciuta non dimentico queste frasi di Ratzinger e mi auguro un futuro di maggiore apertura e dialogo”.

Vladimir Luxuria la dura riflessioni sulla morte di Papa Ratzinger

Le parole di Vladimir Luxuria sono state successivamente confermate da una sua successiva intervista rilasciata all’AdnKronos, nel corso della quale l’attivista ha precisato quanto affidato a Twitter, a proposito della morte di Papa Ratzinger: “Scompare un uomo importante, un punto di riferimento per il mondo cattolico, mi dispiace per la perdita della persona e della sofferenza, però non posso essere ipocrita da tacere i grandi contrasti che ha avuto la comunità Lgbt con il suo pontificato, contrasti che si sono affievoliti con Papa Francesco”.

Morte Ratzinger Luxuria

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Nel proseguo dell’intervista con l’AdnKronos, Luxuria ha deciso di soffermarsi sull’operato di Papa Ratzinger quando era in carica per criticare gli aspetti più controversi del rapporto tra la comunità Lgbtq e il Vaticano. “Sicuramente mi dispiace per la perdita dell’uomo, ma non posso essere ipocrita e dimenticare le ingerenze e le dichiarazioni molto forti contro di noi. Quella che mi ferì in modo più forte fu il definire l’omosessualità ‘socialmente pericolosa’, quella frase ha eretto il muro più grande tra noi e il Vaticano. Ha etichettato le nozze gay come ‘il potere antispirituale dell’Anticristo’ o come autodistruzione della società” – queste le conclusioni di Vladimir Luxuria che ha poi espresso la sua speranza per il futuro.

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