Facundo Gambandé, il famoso Maxi Ponte di Violetta, ha deciso di non nascondersi più, facendo coming out nel corso di un famoso programma argentino. L’attore ha raccontato il percorso alla riscoperta del suo vero sé, dopo aver rivelato ai genitori di essere gay. La sua vita non é stata esente da difficoltà, in quanto ha dovuto vincere i propri timori, prima di esporsi con amici e parenti. ”Cosa mi direbbero se io parlassi?”, é stato il primo quesito che Facundo si é posto, prima del coming out.
”Forse é meglio non farli stare male?”, si é detto, ragionando tra sé e sé, in riferimento alla sua famiglia. Tuttavia, quando Facundo Gambandé ha preso coraggio, parlando con i suoi, si é trovato in una situazione completamente diversa da quella prospettata.
”Nel mio caso, tutto é andato benissimo. Ho fatto coming out ed i miei hanno reagito bene. Hanno fatto un cammino accanto a me, io cercavo di conoscermi meglio e loro insieme a me…”. L’attore ha spiegato anche come mai non si sia deciso a parlare prima, sottolineando anche l’atteggiamento inadeguato di persone superficiali intorno a sé.
Facundo Gambandé confessa: ”Avevo questo tabù…”
Facundo Gambandé ha spiegato perché si é sentito frenato per molto tempo, dicendo: ”Come mai non l’ho detto prima? Da piccolo avevo un po’di vergogna e sbagliavo. Avevo questo tabù e non sapevo come uscirne. Mi chiedevo: ‘Oddio, come reagiranno i miei genitori?”’.
”Poi magari parlavo con amici o conoscenti e dicevano cose non belle sulle persone omosessuali. Quindi era ancora più difficile per me aprirmi…”, ha ammesso Facundo Gambandé, spiegando di aver ottenuto la svolta decisiva proprio dopo aver superato le sue paure. ”Poi ho iniziato a combattere con me stesso e con le mie paure; però non é mai un percorso facile”, ha concluso l’attore che, dopo il coming out, si é ricongiunto al suo vero sé, togliendosi una maschera che, per forza di cose, ha dovuto indossare. ”É difficile rompere con il passato, con le cose che ti inculcano quando sei piccolo. Io sono cresciuto in una scuola religiosa e tutta la mia famiglia era cattolica”, ha precisato Gambandé.
”Ho cominciato a chiedermi: ‘Perché non posso vivere la mia natura?’, ‘Perché non posso esprimermi come gli altri?‘, ‘É giusto che io debba nascondermi ancora?”’. Questi interrogativi, che Facundo ha rivolto a se stesso, hanno segnato l’inizio della sua rinascita interiore, come ha spiegato: ”E così inizi a chiederti se sia giusto privarti di molte esperienze che gli altri etero vivono da ragazzi…”. Questa é stata la molla che ha spinto Facundo Gambandé a fare coming out, al pari di un suo collega, Santiago Talledo, il Guido di Violetta. A proposito del suo lavoro, l’attore ha aggiunto: ”Ho recitato in questo bel film LGBTQ e mi piacerebbe che lo vedessero le famiglie. Questo può aiutare a sensibilizzare. Ci sono famiglie in cui tutto va come deve andare, con estrema serenità, altre in cui non c’é conoscenza, altre ancora non prendono bene i coming out”.
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