La strage di Erba sembra essere un caso ricco di colpi di scena e risvolti imprevedibili, per cui può dirsi tutt’altro che chiuso. É anche vero che il quadro accusatorio nei confronti di Olindo Romano e Rosa Bazzi é stato sempre considerato consistente, ma pare che stiano spuntando all’orizzonte nuove intercettazioni e testimonianze inedite.
Di sicuro, molti ricorderanno il video, girato dal criminologo Massimo Picozzi, contenente la drammatica confessione di Olindo, mentre si lascia andare a toccanti riflessioni sulla propria responsabilità. Insomma, la strage di Erba ha comportato un percorso processuale piuttosto tortuoso ed altalenante.
Come non ricordare anche la famosa traccia di sangue di Valeria Cherubini, mista a sangue di uomo, ritrovata proprio nell’auto dei coniugi Romano. Questi ultimi sono stati inchiodati, come responsabili per la strage di Erba, soprattutto in seguito alla testimonianza di Mario Frigerio, unico sopravvissuto alla furia cieca degli assassini, grazie ad una malformazione alla carotide, ma deceduto, purtroppo, nel 2014. In quella occasione, Frigerio dichiarò: ”Vidi Olindo, mi fissò con degli occhi da assassino, non dimenticherò mai il suo sguardo, era una belva”.
La strage di Erba, il caso senza fine: spuntano nuovi elementi da parte della difesa dei coniugi Romano
La strage di Erba é sfociata, sin dall’inizio, in un iter processuale tutt’altro che lineare, fatto di confessioni, ritrattazioni ed innumerevoli colpi di scena. Ebbene, il sostituto PG di Milano, Cuno Tarfusser, ha depositato una relazione, che potrebbe far riaprire il caso, a Francesca Nanni, il procuratore generale, ed all’avvocato Lucilla Tontodonati. Olindo e Rosa sono stati condannati, entrambi all’ergastolo, il 20 aprile 2010, ma i giochi potrebbero non essere ancora fatti.
Mentre Olindo sta scontando la sua pena nel carcere di Opera e Rosa in quello di Bollate, la strage di Erba potrebbe rivelare, a livello processuale, dei risvolti imprevedibili, dato che la difesa dei due condannati non ha mai smesso di attivarsi per una riapertura del caso. Si tratta della cosiddetta ”revisione del processo”, basata su nuovi risvolti, nel caso specifico, intercettazioni e testimonianze a favore di Olindo e Rosa.
La strage di Erba, durante la quale hanno perso la vita, per una banale lite tra vicini, Youssef Marzouk, Raffaella Castagna, suo figlio di soli due anni, la nonna, Paola Galli, e la vicina Valeria Cherubini, ha commosso l’opinione pubblica, animata da un’inesauribile sete di giustizia. A breve, i difensori dei coniugi Romano, inoltreranno richiesta di ”revisione” a Brescia per smontare le prove granitiche a carico di Olindo e Rosa.
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