In un drammatico sviluppo, Alessandro Impagnatiello ha confessato l’omicidio della sua compagna incinta, Giulia Tramontano. Ha rivelato agli investigatori il luogo in cui aveva nascosto il corpo della vittima, un piccolo spazio nascosto dietro alcuni box a Senago, a breve distanza dal suo appartamento.
Impagnatiello ha ammesso di aver ucciso Giulia a coltellate, poi ha cercato di bruciare il corpo nella loro casa. Non riuscendo a completare l’orribile atto in casa, ha trascinato il corpo giù per le scale e l’ha caricato nel baule della sua auto, cercando di farlo sparire.
La Doppia Vita di Alessandro
Dopo l’omicidio, Impagnatiello avrebbe tentato di incontrare un’altra donna con cui aveva una relazione, affermando di essere ora un “uomo libero”. Ha anche detto alla sua amante che il figlio che Giulia aspettava non era suo, una bugia. L’amante, spaventata, ha deciso di non incontrarlo.
Gli investigatori hanno trovato tracce del corpo di Giulia sulle scale del loro condominio. Impagnatiello non è riuscito a pulire completamente i gradini esterni all’appartamento. Altre tracce della vittima sono state trovate nella sua auto.
La Confessione
Dopo un’intensa giornata di indagini, Impagnatiello ha confessato di aver ucciso Giulia, di aver cercato di bruciare il suo corpo, di averlo nascosto nell’auto e di averlo portato via da solo. Ha indicato il luogo in cui aveva nascosto il corpo, parzialmente coperto da cellophane e pezzi di sacchetti di plastica.
Il Dolore della Famiglia
La famiglia di Giulia è distrutta dal dolore. La sorella di Giulia, Chiara Tramontano, ha condiviso i suoi pensieri su Instagram, ringraziando per il sostegno ricevuto. La famiglia di Giulia ha lasciato fiori nel luogo in cui è stato trovato il suo corpo.
Il sindaco di Senago, Magda Beretta, ha annunciato il lutto cittadino e ha ordinato che le bandiere vengano messe a mezz’asta.