Il tragico destino di Giulia Tramontano, uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, ha sconvolto l’Italia. La confessione di Impagnatiello, avvenuta nella notte tra il 31 maggio e il 1 giugno 2023, ha rivelato dettagli macabri dell’omicidio.
Impagnatiello, un barman di 30 anni, ha confessato di aver ucciso la sua compagna, incinta al settimo mese, con due coltellate. Ha inoltre tentato di bruciare il corpo, senza successo. Il corpo di Giulia è stato ritrovato in un’intercapedine a Senago, comune in provincia di Milano.
Dettagli Macabri Emergono dalla Confessione di Impagnatiello
Le indagini, condotte dal magistrato Alessia Menegazzo con l’aggiunto Letizia Mannella, hanno portato a formalizzare le accuse per omicidio aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso. Secondo le dichiarazioni di Impagnatiello, dopo aver ucciso Giulia, avrebbe cercato di bruciare il corpo, avvolto in sacchi di plastica.
Impagnatiello avrebbe poi trasportato il cadavere nel bagagliaio del suo Suv Volkswagen T-Roc bianco, dove sono state rinvenute tracce di materiale organico. Il movente del delitto sembra essere legato a un’amante di Impagnatiello, scoperta da Giulia poco prima della sua morte. Questa donna, una collega americana, era all’oscuro della relazione di Impagnatiello.
Nonostante le sue affermazioni iniziali, secondo cui la relazione con l’ex era finita e che questa soffriva di problemi mentali, le prove raccolte e la sua confessione hanno svelato la verità. Le ultime immagini di Giulia, riprese dalle telecamere di sorveglianza, risalgono tra le 19.30 e le 20 di sabato. Sembra che, una volta rientrata a casa, Impagnatiello l’abbia uccisa durante un violento litigio.
Questo tragico evento è l’ultimo di una lunga serie di femicidi in Italia, un problema che continua a richiedere attenzione e azione.