Irina Lucidi, la mamma delle gemelline Alessia e Livia Schepp la cui tragica scomparsa ha scosso l’opinione pubblica anni fa, confermandosi uno straziante caso di cronaca, è riuscita con il tempo ha superare se non totalmente, ma in parte il dolore dedicandosi ai bambini bisognosi. Il caso delle due gemelline conclusosi tragicamente con la loro misteriosa scomparsa ed il suicidio del padre sotto un treno, dopo averle probabilmente uccise, a distanza di più di 12 anni resta avvolto da un manto di mistero.
Alessia e Livia Schepp sono scomparse il 30 gennaio 2011, e nessuna pista investigativa ha portato ad indizi utili per risolvere il caso, lasciando comunque ad Irina Lucidi la speranza di poterle rivedere ma poi si è fatta strada una crudele verità: le sue figlie sarebbero state uccise dal padre, che poi si è tolto la vita buttandosi sotto un treno in corsa nei pressi della stazione di Cerignola, in Puglia.
L’uomo con la sua fuga sospetta tra Svizzera, Francia ed Italia ha fatto ipotizzare che si fosse macchiato del terribile delitto in preda ad un raptus che ha trovato conferma nella lettera scritta prima di morire alla mamma delle gemelline somparse, nella quale ha accennato al destino delle piccole: “Le bambine riposano in pace, non hanno sofferto… Non le rivedrai mai più”.
Irina Lucidi, la nuova vita della mamma delle gemelline tragicamente scomparse
Un dolore immane si è impossessato della loro mamma che a fatica è riuscita ad affrontare la morte delle sue figlie, strappate al suo affetto in una maniera disumana. Irina Lucidi da mamma non si è rassegnata ad un destino atroce, e dopo aver vissuto l’evento tragico come un dolore straziante ha deciso di fare qualcosa per se stessa e per onorare il ricordo delle sue bambine. La donna intervistata dal Corriere della Sera, ha parlato della svolta data alla sua vita dopo la disperazione che ha dovuto affrontare.
Dopo aver tentato di ritornare alla sua quotidianità a partire dal suo lavoro nell’ufficio legale della Philip Morris in Svizzera, Irina Lucidi ha deciso di fare qualcosa che potesse essere utile per colmare il grande vuoto lasciato da Alessia e Livia. Irina ha deciso di fare un viaggio, che per sua stessa ammissione le ha cambiato la vita: “L’Asia mi ha fatto bene e mi hanno fatto bene i sorrisi splendenti dei tanti bimbi che ho conosciuto…”
Irina Lucidi ha spiegato: “A Yogyakarta, sull’isola di Giava, ho dormito nei villaggi con le famiglie, andavo nelle scuole a insegnare un po’ di inglese agli studenti e loro mi seguivano per le strade, nei musei. Volevano imparare, capire. È stato bellissimo. La prima volta che ho visto una classe di bambini a piedi nudi ricordo che ho pensato a Matthias. I miei pensieri gli hanno detto: quanto sei stato stron*o. Guarda questi bimbi, hanno i sorrisi fino alle orecchie e sono felici eppure non hanno niente e invece tu avevi tutto e l’hai buttato via senza un motivo ed eri ricco, nel Paese più ricco del mondo”.
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Irina Lucidi ha così svelato al Corriere di aver deciso di abbracciare una causa sociale dando vita alla fondazione Missing Children con sede in Svizzera, della quale si occupa insieme ad alcuni suoi amici, con lo scopo che quello che è successo alle sue bambine possa non ripetersi mai più, e proprio in loro ha trovato la motivazione per andare avanti: “Le mie gemelline sono sempre rimaste qui, accanto a me. Ce le ho negli occhi, sulla pelle. Trasmettono la vitalità che soltanto i bambini sanno come e dove trovare”.
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