È tornata a parlare con la stampa la comandante della Sea Watch, ammettendo che il suo nome è ancora nei mailing list in caso di emergenza. Carola Rackete salverà altri migranti.
Tradotto: la 31enne tedesca potrebbe tornare presto al comando della Sea Watch. E riprendere così il mare con la Ong con sede a Berlino, fondata nel 2014.
Non lascia trapelare alcuna preoccupazione Carola, dopo le note vicende del giugno scorso. Al comando dell’imbarcazione osò sfidare il governo italiano e, in particolare, Matteo Salvini.
Tutti ricorderanno certamente la vicenda del porto di Lampedusa, quando la Rackete forzò il blocco, andando a speronare anche una motovedetta della Guardia di Finanza italiana.
Un gesto che le è costato l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione illegale e resistenza a nave militare.
Oggi Carola Rackete è dall’altra parte del mondo, in Patagonia, a bordo della Artic Sunrise, una spedizione che si occupa di questione ambientali e climatiche.
Carola Rackete salverà altri migranti
Un personaggio a suo modo singolare, sicuramente con un carattere ed una decisione uguali a quelle del suo titolato avversario; l’ex Ministro degli Interni italiano Matteo Salvini.
Dal 2011 la vita di Carola è sempre stata in prima linea: dopo la laurea in scienze nautiche all’Università di Jade, Rackete è stata a bordo di una spedizione al Polo Nord, per poi comandare la Artic Sunrise di Greenpeace.
L’organizzazione che da anni combatte a favore dell’ambiente, contrastando sempre in maniera decisa le decisioni di tanti governi insensibili all’argomento.
Forse sarà questo suo piglio romantico ad aver stregato anche un dirigente di Fratelli d’Italia, il partito guidato da un’altra capitana coraggiosa come Giorgia Meloni, che ha da poco fatto una scelta radicale.
“Salvare uomini, donne e bambini non significa essere né di destra né di sinistra”, ha affermato Massimiliano Rugo, 45 anni, esponente del partito della Meloni e capogruppo in Toscana.
Si è dimesso, ed ha chiesto ufficialmente di potersi imbarcare sulla Sea Watch.
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