Rita Dalla Chiesa, nota conduttrice televisiva e parlamentare di Forza Italia, è diventata il volto della rivolta contro la nuova Zona a Traffico Limitato (Ztl) di Roma. Da residente nel quartiere esclusivo di Vigna Clara, a Roma Nord, l’ex volto di Forum si è lamentata per le restrizioni che limitano la circolazione dei veicoli più inquinanti, tra cui le sue due auto, una Micra del 1998 e una Rav4 della Toyota del 2005.
“Hanno cominciato a mettere la Ztl anche a piazza Giochi Delfici, Vigna Clara. Quindi, io non posso tornare a casa la sera o andare al supermercato perché la mia macchina è vecchia. Dobbiamo comprare tutti macchine nuove. Questo sindaco è il peggio che ci potesse capitare”, ha twittato Rita Dalla Chiesa, esprimendo la sua indignazione. La protesta per la nuova Ztl ha già ottenuto un’esenzione dai divieti in vigore da novembre per i veicoli fino a diesel Euro 4 e benzina Euro 3.
Rita Dalla Chiesa, la protesta contro la Ztl
Il provvedimento dell’amministrazione Gualtieri, che ha agito recependo il piano regionale di risanamento della qualità dell’aria, punta a diminuire l’inquinamento a Roma migliorando le condizioni di salute dei cittadini. Tuttavia, in una città dove il trasporto privato non è un lusso ma una necessità molto spesso, a causa dello stato del servizio pubblico e per la scomposta crescita urbanistica della città che ha creato un’urbanizzazione a macchia di leopardo, pone non pochi problemi.
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Con i suoi 127.000 euro di redditi imponibili dichiarati nel 2022, come riportato dal sito della Camera dei Deputati, Rita Dalla Chiesa si è messa a capo della protesta contro la Ztl, non volendo evidentemente aggiornare il suo parco mezzi, ma qualcuno ha ironizzato sotto il suo tweet: “Lanci un crowdfunding”.