La tragica notizia della morte di Elisabetta Caon, una giovane e brillante ricercatrice di 29 anni, ha scosso la comunità di Resana, in provincia di Treviso: Elisabetta è morta improvvisamente a causa di un malore, un’ischemia cardiaca, mentre si trovava in vacanza nel Peloponneso, in Grecia, con il suo fidanzato, un momento di relax che la coppia si era concessa dopo un anno impegnativo per Elisabetta.
L’improvviso malore è stato per lei fatale: la ricercatrice si trovava in vacanza con il suo fidanzato Yannis, di origini greche, quando si è sentita male. Dopo essere stata soccorsa in un centro medico vicino alla spiaggia, è stata trasportata d’urgenza in ambulanza all’ospedale di Sparta, dove purtroppo è stato dichiarato il suo decesso. Il padre e un fratello di Elisabetta sono arrivati in Grecia da alcuni giorni, mentre i funerali dovrebbero tenersi il 2 agosto a Resana.
Ricercatrice di 29 anni muore in vacanza in Grecia
Elisabetta Caon era una ricercatrice dalle grandi capacità, originaria di Resana, aveva frequentato il liceo a Castelfranco e l’università a Padova, dove si era laureata in biotecnologie con 110 e lode. Nel 2018 si era trasferita all’University College di Londra per proseguire gli studi nel campo delle malattie epatiche. Nonostante la sua vita all’estero, Elisabetta era sempre rimasta legata al territorio trevisano dove vive la sua famiglia.
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La sua prematura scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità di Resana e Castelfranco, dove era molto conosciuta ed apprezzata. La giovane ricercatrice si è fatta conoscere non solo per la sua dedizione verso gli studi scientifici, ma Elisabetta era anche un’appassionata di musica e suonava la chitarra classica, ma amava anche viaggiare.
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