Fiorella Mannoia ha commentato le dichiarazioni di Andrea Giambruno, giornalista di Rete4, riguardanti gli stupri avvenuti a Palermo e Caivano. La nota cantante italiana ed attivista contro la violenza sulle donne, da sempre impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne attraverso l’associazione Una, Nessuna, Centomila, ha espresso la sua opinione su un post pubblicato su X.
Dopo il clamore delle esternazioni fatte nel corso di Diario del Giorno da Giambruno, è esplosa la polemica. Il compagno della Meloni nell’affrontare il tema degli stupri avvenuti nelle due città italiane ha chiesto ai suoi ospiti come ci si possa difendere da queste aggressioni, per poi aggiungere che, sebbene sia giusto che le donne abbiano il diritto di ubriacarsi quando vanno a ballare, evitare di perdere i sensi potrebbe aiutare a prevenire determinate problematiche e il rischio di incontrare “il lupo”.
Fiorella Mannoia dura contro Andrea Giambruno
Fiorella Mannoia ha trovato inopportuno che Giambruno consigliasse alle donne di non bere per evitare la violenza, invece di rivolgersi direttamente agli stupratori. Nel suo post, ha scritto: “Invitare a non disfarsi con l’alcol, e vale per tutti, è un conto ed è giusto, ma esortare le donne a non bere perché c’è il rischio che l’orco di turno non tenga a freno la bestia che ha tra le gambe è una storia che non si può più sentire. Ditelo a loro! Rivolgetevi a loro! BASTA!”
Il giornalista ha successivamente risposto alle polemiche nel corso della successiva puntata di Diario del Giorno, dichiarando che le sue parole erano state strumentalizzate e che non aveva mai giustificato l’atto di violenza. Il compagno della premier ha inoltre aggiunto che coloro che stavano usando le sue parole in maniera strumentale o erano in malafede oppure avevano seri problemi di comprensione.
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Secondo l’opinione pubblica è importante affrontare il problema della violenza sulle donne in modo responsabile e sensibile, invece di dare consigli alle donne su come evitare la violenza, è fondamentale rivolgersi direttamente agli aggressori e lavorare per cambiare la mentalità culturale che permette che questi atti di violenza continuino ad accadere.
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