La recente apparizione di Giorgia Soleri al Festival del Cinema di Venezia ha scatenato un’ondata di polemiche sui social per una decisione da parte dell’attivista e scrittrice alquanto controversa, ma che comunica un messaggio: invocare e sostenere la liberazione del corpo femminile.
L’ex fidanzata di Damiano David dei Maneskin ha sfoggiato con orgoglio i suoi peli sulle gambe, un gesto che, secondo lei, rappresenta una rivendicazione delle donne, una battaglia che le è comunque costata critiche anche perché la sua affermazione di essere la prima donna a fare ciò in Italia ha suscitato molte reazioni e contestazioni.
Giorgia Soleri e la polemica dei peli sulle gambe a Venezia
Giorgia Soleri ha dichiarato sul suo profilo Instagram, con orgoglio e peccando un po’ di presunzione, di essere la prima donna a camminare sul red carpet del Festival di Venezia con i peli sulle gambe, molti dei suoi followers le hanno prontamente ricordato che non è la prima volta che una celebrità fa una scelta simile, ad esempio, Lourdes Maria, figlia di Madonna, ha già sfoggiato gambe non depilate in diverse occasioni.
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La polemica non si è fermata qui, visto che l’influencer Cleo Toms ha rivelato di essersi presentata sul tappeto rosso di Venezia senza depilarsi solo pochi giorni prima della Soleri. Questo ha ulteriormente alimentato la discussione, con molti che si chiedono se la scelta di non depilarsi debba davvero essere un argomento di discussione così acceso.
Giorgia Soleri o è il più grande troll della storia oppure è un livello del tutto nuovo di idiozia pic.twitter.com/4SrrzdOWid
— la_dory (@ladory7) September 2, 2023
In un mondo in cui l’aspetto fisico è spesso al centro dell’attenzione, la decisione di una donna di non conformarsi agli standard di bellezza tradizionali può diventare un potente gesto politico. Al di là delle ondate di rivendicazione della libertà femminile portate avanti da influencer e star del mondo dello spettacolo è essenziale ricordare che ogni individuo ha il diritto di fare scelte personali riguardo al proprio corpo senza essere sottoposto a giudizio da parte degli altri.
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