Lo scandalo dei castelli ristrutturati con il Superbonus M5S e le affermazioni di Giuseppe Cruciani durante la trasmissione Dritto e rovescio hanno animato il dibattito in televisione. Il retroscena dei castelli ristrutturati con il Superbonus, una misura promossa dal M5s durante il mandato di Giuseppe Conte come premier, ha acceso le polemiche.
Durante la trasmissione di approfondimento Dritto e rovescio in onda su Rete 4, nel corso della puntata del 7 settembre, Giuseppe Cruciani ha espresso la sua forte critica: “Quello che Michele Gubitosa e i suoi colleghi del Movimento Cinque Stelle hanno fatto, lo hanno fatto male, se non addirittura in modo pessimo”.
Giuseppe Cruciani, conduttore de La Zanzara su Radio 24, ha continuato la sua invettiva sottolineando che non stava discutendo la correttezza dell’azione, ma piuttosto l’intervento successivo per fermare la fuoriuscita di fondi dallo Stato. Tuttavia, è stato interrotto da un membro del M5s che ha contestato le sue affermazioni, definendole false, impedendogli così di argomentare approfonditamente.
Giuseppe Cruciani fuoco e fiamme a Dritto e rovescio
Impiccato il giornalista ha risposto con fermezza per riportare la sua tesi in evidenza è così ha replicato: “È vero. La misura è stata bloccata perché avete gestito male la situazione”. Michele Gubitosa tornando alla carica ha ribattuto dicendo che erano solo sciocchezze e che l’obiettivo era solo quello di danneggiare una misura del Movimento 5 Stelle, negando qualsiasi perdita di fondi. Giuseppe Cruciani non si è tirato indietro e così ha replicato: “Avete creato l’opportunità per innumerevoli truffe. Devo elencare tutte le truffe legate al 110%?”.
Lo scandalo dei castelli ristrutturati col superbonus
Ne stiamo parlando con i nostri ospiti a #Drittoerovescio pic.twitter.com/iMgdOYyJa9
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) September 7, 2023
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Il dibattito sul Superbonus nel contesto della ristrutturazione dei castelli ha sollevato non solo un polverone mediatico ma anche questioni serie a partire da molte domande a cui si è aggiunta anche una certa preoccupazione, mettendo in luce la necessità di una maggiore trasparenza e responsabilità nella gestione dei fondi pubblici.
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