Il governatore della Lombardia, Fontana ha delineato la situazione critica della Regione in relazione ai migranti, sottolineando che il 70% degli stranieri che arrivano non ha il diritto di rimanere. La Lombardia, rispetto ad altre Regioni, accoglie un numero maggiore di migranti, portando a sfide sia sociali che gestionali.
Il governatore ha evidenziato come si tratti di una situazione drammatica visto che la Lombardina si trova a dover affrontare diverse criticità per quanto riguarda il tema migrazione, a partire dalla gestione basilare. Durante un incontro con l’ambasciatore francese Martin Briens, Fontana ha discusso della situazione a Ventimiglia e ha enfatizzato la necessità di una soluzione europea alla crisi migratoria. Secondo l’uomo politico, il vero problema non riguarda le modalità di accoglienza, ma piuttosto impedire alle persone senza le giuste credenziali di partire. Ha suggerito che l’Europa dovrebbe assumersi la responsabilità e fermare coloro che non hanno il diritto di rimanere.
Migranti in Lombardia: Fontana esprime preoccupazione
Secondo il governatore della Regione Lombardia la questione è attualmente senza via d’uscita in quanto sussistono diverse questioni da risolvere e che la principale problematica sull’immigrazione non riguarda le modalità di accoglienza ma l’opportunità di far partire “persone che non hanno credenziali per ricevere accoglienza o richiedere protezione”.
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Ma il partito Fratelli d’Italia ha proposto la creazione di un altro centro di permanenza per i rimpatri (CPR) in Lombardia, segnalando una possibile divergenza di opinioni con il governatore. La tensione è palpabile anche in altre aree del nostro Paese, come ad esempio a Fiuggi, dove si sono verificati incidenti legati ai migranti. Il governatore ha inoltre sottolineato che il territorio lombardo accoglie il 13% di tutti gli stranieri che arrivano in Italia, e di conseguenza, vede un tasso di criminalità più alto tra questi stranieri. Questo messaggio potrebbe essere un segnale per le altre regioni italiane.
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