Martedì 5 dicembre, la comunità si radunerà nella basilica di Santa Giustina, in provincia di Padova, per rendere l’ultimo omaggio a Giulia Cecchettin. La giovane, tragicamente scomparsa, sarà commemorata in una cerimonia che prevede una vasta partecipazione, tra cui si segnala la possibile presenza di figure istituzionali di alto profilo come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. In questo contesto di lutto, emergono particolari sulla situazione di Filippo Turetta, ex fidanzato di Giulia e principale accusato nel suo omicidio.
Filippo Turetta e i funerali di Giulia Cecchettin
Fonti autorevoli hanno condiviso con l’agenzia Ansa che Turetta, ora detenuto, avrà la possibilità di assistere ai funerali attraverso la televisione nella sua cella presso la prigione Montorio di Verona. Questa decisione ha suscitato diverse reazioni nella comunità, poiché riflette le normative che consentono ai detenuti di seguire eventi televisivi. Le stesse fonti hanno evidenziato che Turetta sta vivendo un periodo di adattamento alla vita carceraria, condividendo la cella con un detenuto più anziano, un cosiddetto “angelo custode”, designato in accordo con la direzione del carcere.
Parallelamente, la città di Vigonovo, in provincia di Venezia, ha annunciato che gli uffici comunali resteranno chiusi per due ore in segno di lutto. Questa decisione sottolinea il profondo impatto che la tragica scomparsa di Giulia Cecchettin ha avuto sulla comunità locale. Il padre di Giulia ha rivelato che sta preparando un messaggio in onore della figlia, che leggerà durante la cerimonia, aggiungendo un tocco personale e emotivo a questo momento di ricordo e commemorazione.
Questo evento, segnato da emozioni intense e da aspetti giuridici controversi, si preannuncia come un giorno di profondo dolore e riflessione per la comunità, che si unirà nel ricordare Giulia Cecchettin e nel considerare le complesse dinamiche che circondano la sua prematura scomparsa.
Leggi anche: Paolo Crepet, il retroscena choc su Filippo Turetta: “Ecco perché non ha mai più pronunciato il nome di Giulia”