Mario Roggero, il gioielliere di Grinzane Cavour (Cuneo), condannato a 17 anni di carcere per aver ucciso due rapinatori durante un assalto alla sua gioielleria, ha avviato una raccolta fondi online. Dopo la sentenza del Tribunale di Asti, datata 4 dicembre, Roggero si trova di fronte a una gravosa responsabilità finanziaria. Oltre alla pena detentiva, gli è stato imposto di versare 480mila euro alle famiglie delle vittime e 10mila euro al rapinatore superstite, ora in carcere.
Il contesto di questa vicenda è drammaticamente complesso. Roggero, difendendosi durante il furto, si è trovato poi a dover affrontare un pesante fardello economico. La sua pagina Facebook riporta una dichiarazione struggente: “Siamo costretti dallo Stato Italiano a pagare a brevissimo ai familiari dei rapinatori circa 500.000 euro”. Questa cifra si aggiunge ai 300.000 euro già versati in precedenza alle famiglie e ad altre spese legali, peritali e mediche, ammontanti a circa 300.000 euro.
La disperazione di Roggero è palpabile quando esprime: “Abbiamo bisogno del vostro aiuto perché questo è insostenibile per noi, sosteneteci con le vostre donazioni”. Attraverso questo appello, si percepisce l’enorme peso che la sentenza ha imposto su di lui e la sua famiglia, spingendoli a cercare sostegno nella comunità online. La solidarietà è richiesta con trasparenza, fornendo i dettagli del conto bancario per le donazioni e la causale “io sto con Mario Roggero”.
La situazione di Mario Roggero solleva questioni profonde riguardo alle dinamiche di giustizia e alla capacità delle persone comuni di affrontare le conseguenze legali e finanziarie di eventi traumatici. La sua storia è un inquietante promemoria delle sfide che possono emergere quando le circostanze estreme incontrano i meccanismi della legge.
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