La tempesta mediatica intorno a Chiara Ferragni e il caso dei pandori Balocco continua imperterrita. Mario Giordano, durante la trasmissione “Fuori dal coro” su Rete 4, ha espresso un giudizio severo sull’influencer, sottolineando come le sue scuse siano arrivate solo a seguito di indagini ufficiali.
Chiara Ferragni e i pandori: Mario Giordano ancora contro l’influencer
Il foco del giornalista si è acceso quando ha ricordato al pubblico l’apparente contraddizione nel comportamento di Ferragni. Egli ha esordito con una frase incisiva:
“Attenti alla buonissima Chiara Ferragni, l’influencer che sembrava Madre Teresa di Calcutta in versione via Montenapoleone. Si è comportata da vero piranha. Solo dopo essere indagata dalla Procura, solo dopo, ha chiesto scusa. Lacrime di coccodrillo: quando sei stato beccato con le mani nella marmellata”.
Giordano ha poi criticato la modalità con cui Ferragni ha chiesto scusa, mettendo in luce una certa incoerenza:
“Anzi nello zucchero a velo, allora chiedi scusa solo perché ti conviene. E poi come chiede scusa. Innanzitutto continua a fare ricorso. Ma come? Chiedi scusa e fai ricorso?”.
Il punto di vista del giornalista non si limita a una semplice osservazione, ma si estende analizzando il contesto pubblicitario nel quale Ferragni si è inserita.
Secondo quanto riferito, l’influencer avrebbe esortato all’acquisto di pandori da 9 euro, il cui costo è triplo rispetto al loro valore normale, sostenendo che ciò avrebbe aiutato i bambini malati. Tuttavia, Giordano ha messo in discussione la veridicità di questa affermazione, evidenziando che il contributo all’assistenza dei bambini era predefinito e non direttamente correlato all’aumento delle vendite.
Fuori dal Coro: Mario Giordano non si risparmia contro la Ferragni
Ulteriori dettagli sono emersi da una mail interna della Balocco, che Giordano ha citato, rivelando che l’incremento delle vendite avrebbe servito principalmente a coprire il cachet sostanziale di Ferragni.
La critica di Giordano va dunque oltre il singolo fatto, invitando a una riflessione più ampia sull’etica della pubblicità e sull’impatto che figure influenti possono avere sulle scelte dei consumatori e sulla percezione dell’operato benefico.
Mentre la discussione pubblica si accende, rimangono domande aperte sulla trasparenza nel marketing e sul ruolo che le personalità pubbliche dovrebbero assumere in campagne di beneficenza. Nel frattempo, il dibattito intorno a Chiara Ferragni e il caso dei pandori Balocco è destinato a rimanere un argomento caldo per il panorama mediatico italiano.
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