Ieri a Pomeriggio 5 è tornato sotto i riflettori Antonio Caprarica, noto per il suo recente intervento nel “Pandoro gate”, questa volta per discutere di Chiara Ferragni e della sua recente apparizione con Myrta Merlino. Un flusso continuo di commenti e di critica si è levato, con Caprarica che ha difeso Chiara, e Rosanna Cancellieri che ha espresso un giudizio aspro e diretto.
Pomeriggio 5: le critiche di Rosanna Cancellieri su Chiara Ferragni
Il dibattito si infiamma quando si tocca il tema dell’immagine pubblica, particolarmente quella di Chiara Ferragni, un’icona di stile che recentemente ha suscitato discussioni. Rosanna Cancellieri non ha usato mezzi termini:
“L’immagine è qualcosa di estremamente fragile quando si fonda sul vuoto pneumatico ed è immagine in quanto immagine. Qui parliamo di un potere formidabile, ma poi delicatissimo, di un’immagine che si incrina con grande facilità se tu sei solo ed esclusivamente i tuoi sorrisi. Così quando arriva una tempesta o un passo falso di questo genere è ovvio che tutto si sgretola e va in mille pezzi come un vetro che fino a poco tempo fa sembrava infrangibile”
Così ha parlato Cancellieri, riferendosi alla trasparenza richiesta da Giorgia Meloni sulla beneficenza, non percependola come un attacco diretto a Ferragni ma come uno spunto per evidenziare una debolezza nell’immagine della influencer.
L’opinione di Myrta Merlino su Chiara Ferragni
Poco dopo, si è inserita nel dibattito anche Myrta Merlino, con una osservazione tagliente sulla caduta da grazia di Chiara:
“Fino a un anno fa Chiara era in una forma smagliante e sembrava che tutto le fosse concesso e forse è questo che l’ha portata a scivolare. bellezza mostrata, ricchezza, tour della loro casetta da 800 metri quadri. Perché alla fine loro erano i buoni. Donazioni, l’ambrogino d’oro, poi all’improvviso è bastato pochissimo per il ribaltamento. A me sui social ha colpito una frase interessante ‘il perdono non è in vendita’. L’idea è che puoi essere ricca, bella e famosa, puoi darti un milione all’ospedale, ma comunque alcune cose non sono in vendita”.
La tempesta mediatica attorno a Ferragni si è dunque intensificata, con pareri che spaziano dalla difesa al giudizio severo, riflettendo la natura volubile della fama e dell’immagine pubblica. Resta il fatto che, nel circo dei media, le parole lanciate possono sia costruire che distruggere, e ogni passo può essere quello decisivo – per il meglio o per il peggio.