Una tempesta mediatica si è abbattuta su Selvaggia Lucarelli dopo un tragico evento a Sant’Angelo Lodigiano. La ristoratrice Giovanna Pedretti si è suicidata a seguito delle accuse di Lorenzo Biagiarelli, che in un post sui social l’aveva accusata di aver manipolato una recensione sulla sua pizzeria. Lucarelli, nota per il suo stile senza filtri, ha puntato il dito contro quei colleghi che l’hanno aspramente criticata, aprendo un vero e proprio fronte di guerra con il giornalista e editorialista Massimo Giannini di La Repubblica.
Lucarelli, guerra aperta a Giannini e il ricordo di Pedretti
La querelle è stata alimentata dalla stessa Lucarelli che, con un pizzico di ironia amara, ricorda quando Giannini le propose di lavorare per lui:
“Lui ritiene che io sia troppo ruvida e non condivide il mio modo di fare giornalismo, ma quando mi ha proposto di andare a lavorare per lui alla Stampa forse aveva bevuto uno scotch dal sapore molto ruvido, di alghe e tabacco”.
Non meno pungente è il riferimento a Umberto Brindani, ex direttore del settimanale Gente, che le suggerì di chiedere scusa dopo averla accusata ingiustamente di essere una hacker:
“Lui mi aveva dedicato una copertina di Oggi in cui senza diritto di replica mi accusava di essere una pericolosa hacker. Fui assolta, aspetto ancora le sue scuse”.
Selvaggia Lucarelli non si tira indietro dal combattimento e promette di svelare ancora di più sulle dinamiche oscure del mondo giornalistico. Il suo annuncio di un imminente articolo sul Fatto quotidiano ha tenuto tutti in sospeso, come un thriller sociale in cui si mescolano gossip e dramma:
“Oggi scrivo dell’incredibile circo mediatico a cui ho assistito in questi giorni”.
Ovviamente si riferisce alle vicende di Giovanna Pedretti. Le sue parole finali sono state una chiara frecciata ai suoi detrattori: “appassionanti lezioni su cosa significhi davvero maneggiare una notizia e, soprattutto, la verità”.