Come forma di protesta, in emergenza Coronavirus si è scatenata una rivolta di migranti in quarantena a Torre Maura. Presso il centro d’accoglienza di via Paolo Savi, dove circa 60 migranti da qualche giorno erano in isolamento.
I primi segnali di malcontento si sono registrati già una settimana fa, quando si è diffusa la notizia della presenza di due ospiti positivi. I residenti del quartiere avevano lanciato sassi contro il centro di accoglienza.
Perché stanchi dell’andirivieni di stranieri malgrado l’isolamento stabilito dall’Asl competente, per la positività di alcuni ospiti.
Come tutela la cooperativa aveva alzato la recinzione e chiesto un presidio h24 dei vigili urbani. In seguito le tensioni hanno scatenato la rivolta dei migranti in quarantena a Torre Maura.
Che è esplosa nel pomeriggio del 14 aprile. Quando si sono scatenate le proteste contro il divieto di uscire dalla struttura.
Gli ospiti hanno messo fuoco a materassi e lenzuola al terzo piano del centro. Oltre a rompere alcune finestre. A quanto pare ci sarebbe stato anche un ferito, tagliatosi con le schegge di vetro.
Il fuoco appiccato durante la rivolta di migranti in quarantena
In base alle prime ricostruzioni, la rivolta di migranti sarebbe nata perché alcuni ospiti volevano uscire dal centro, stanchi della quarantena da Coronavirus.
Dopo le proteste, nel centro d’accoglienza di via Paolo Savi, sono giunte due squadre dei vigili del fuoco. Ma anche i poliziotti del commissariato Casilino, gli agenti della polizia locale di Roma Capitale ed un’ambulanza del 118.
Per fortuna il disordine innescato non ha causato gravi danni a persone e cose. Inoltre nessuno degli ospiti è riuscito ad allontanarsi dalla struttura.
Secondo alcune fonti, la rivolta di migranti in quarantena con incendio, era una strategia per rendere inagibile la struttura. Per essere trasferiti in centri con controlli meno rigidi.
Nei giorni scorsi i residenti nelle vicinanze del centro avevano accusato gli ospiti di non rispettare l’isolamento. Così è sorto uno scontro tra gli inquilini dei palazzi popolari ed un ospite, con lancio di oggetti.
Gli operatori del centro erano riusciti a calmare le acque. Poi le tensioni sono riesplose con la rivolta di migranti in quarantena da Coronavirus nel centro di Torre Maura.
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