Achille Costacurta, figlio diciottenne dell’ex calciatore Alessandro e di Martina Colombari, ha trascorso una notte ”folle” a Milano. Il giovane, dopo aver preso un taxi, ha perso il controllo, iniziando ad agitarsi senza motivo ed a gettare oggetti griffati dall’auto. Il tassista si é spaventato, per cui ha chiamato i vigili; dopo di ciò é successo l’irreparabile.
A proposito di Achille Costacurta, la Colombari ha affermato, nel corso di un’intervista rilasciata nel 2021, che lei ed il padre del ragazzo hanno sentito il bisogno di rivolgersi ad uno psicologo, a causa dei frequenti litigi intercorsi tra l’ex calciatore e suo figlio, durante il difficile periodo caratterizzato dalla pandemia.
Ma cosa é successo, a Milano, dopo che Achille Costacurta é salito a bordo del taxi? Su Il Giorno si legge la ricostruzione di quella sera che ha comportato, come conseguenza, una denuncia a carico del diciottenne. Vediamo, dunque, come si sarebbero svolti i fatti, stando ad una prima ricostruzione.
Achille Costacurta: scatta la denuncia per resistenza e violenza a pubblico ufficiale
Achille Costacurta avrebbe cercato di prendere un taxi poco dopo le ore 23:00, in zona Tortona. Il figlio dell’ex calciatore e della conduttrice, all’improvviso, avrebbe iniziato a perdere il controllo, agitandosi al punto tale da spaventare il tassista. Quest’ultimo, dunque, dopo aver assistito anche al lancio di oggetti griffati da parte del giovane, avrebbe deciso di avvicinarsi ad alcuni agenti di polizia in servizio, per il Fuorisalone, a via Savona.
”Il tassista ha detto ai vigili che il passeggero stava danneggiando il suo veicolo e urlava frasi senza senso…”, si legge su Il Giorno che aggiunge: ”Qualcuno l’avrebbe visto anche lanciare accessori griffati dai finestrini…”. Insomma, nessuno ha saputo spiegarsi, al momento, l’atteggiamento del diciottenne, che ha perso completamente il controllo alla vista di un vigile.
Nel frattempo, il proprietario del veicolo é sceso dal taxi, mentre Achille Costacurta si é rifiutato di uscire, salvo poi colpire con un pugno un vigile, la cui ferita é stata considerata guaribile nell’arco di tempo di sette giorni. Non si sa quale molla sia scattata nella mente di Achille che é stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Successivamente, l’ex calciatore Alessandro si é recato all’Ufficio centrale arresti e fermi a via Custodi, per parlare con il figlio Achille, lì, dopo essere stato immobilizzato dalle forze dell’ordine.
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