Al Bano lontano da Loredana Lecciso nel giorno di San Valentino ha trovato il modo di farsi perdonare dalla sua compagna lasciando il segno. Il leone di Cellino San Marco ospite di Storie Italiane, ha avuto una lunga chiacchierata con Eleonora Daniele, e durante l’intervista fiume nella cornice del programma del mattino di Rai 1 ha rivolto una dedica a Loredana Lecciso, ritagliandosi qualche secondo per dire: “Saluto Loredana, ieri è stato San Valentino e mi sono dimenticato di mandarle le rose, imperdonabile. Sono quasi come quella giuria di Sanremo che mi ha mandato via nel 2017…Le mando il giorno dopo. Mille rose rosse. Bastano?”.
Dopo questa piccola parentesi Al Bano è tornato a parlare della sua ospitata a Sanremo, dove ha cantato insieme a Gianni Morandi e Massimo Ranieri, dando vita ad un trio inedito che ha galvanizzato il pubblico dell’Ariston e quello televisivo: “Mi sembrava un regalo di Natale, 27 anni per un’attesa del genere. Io ho fatto un carico di adrenalina bellissimo, non lo so cosa ci siamo detti, ma c’era una fusione fantastica, peccato sia finita in mezz’ora, ci sarebbero volute due ore.
Mi hanno chiamato da tutto il mondo per fare concerti insieme. Intanto ci sarà la famosa serata che registriamo il 18 maggio, per il mio compleanno, e saremo ancora insieme. Poi ci saranno altre sorprese che non posso dire”.
Al Bano la dedica per Loredana Lecciso ed i ricordi legati a Sanremo
Il cantante ha poi spostato le sue riflessioni sul panorama musicale contemporaneo dimostrando di essere al passo con i tempi: “Ogni epoca ha la sua musica, e oggi è strettamente figlia del computer. La musica è l’espressione del tempo che viviamo. L’auto-tune? Se io fossi nato in questo periodo, evidentemente avrei fatto la stessa cosa, perché questo è quel mondo che dobbiamo accettare”.
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Conversando con Eleonora Daniele, Al Bano ha ricordato con una vena di malinconia la sua ultima partecipazione in gara a Sanremo, che risale al 2017, un ricordo amaro come sottolineato dalle sue parole: “Il Festival più amaro per me, ci sono rimasto malissimo. Un brano come Di rose e di spine, di una bellezza unica, scritto dal grande Maurizio Fabrizio, cacciato via alla prima serata dalla giuria di qualità, non meritava quello schiaffo in faccia, pubblico. E in qualche modo quella giuria di qualità me la dovrà pagare, e non è una minaccia. Io lascio fare sempre al mio amico lassù. […] La vita è una sfida”.
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