x

Advertisement

Alberto Angela: Noos sospeso, colpa di Temptation Island.

Advertisement

Il noto programma “Noos – L’avventura della conoscenza”, condotto da Alberto Angela su Rai 1, ha subito un rinvio di un mese nella sua programmazione. Il debutto lo scorso 27 giugno aveva registrato uno share del 13,6%, successivamente sceso nei giorni seguenti, con l’ultima puntata che ha ottenuto l’11,5%. La decisione di posticipare la trasmissione prevista per il 25 luglio arriva in seguito ai risultati straordinari di Temptation Island, il reality show di Maria De Filippi, che ha chiuso l’ultima puntata con un share del 31,14%. La Rai ha preferito evitare ulteriori confronti diretti, spostando “Noos” a fine agosto per offrirgli una migliore opportunità di successo nel palinsesto.

Alberto Angela Conferma la Nuova Programmazione di “Noos”

Nonostante i cambiamenti nel calendario delle trasmissioni, Alberto Angela ha confermato tramite un post su Instagram che il lavoro sulle nuove puntate di “Noos” prosegue senza sosta. Ha rivelato che il team sta lavorando intensamente, aggiungendo nuovi contenuti e preparando le puntate che andranno in onda il 22 e 29 agosto e il 5 settembre. Questo sforzo dimostra l’impegno continuo del divulgatore scientifico e del suo team nel promuovere la cultura e la conoscenza, nonostante gli ostacoli e le sfide poste dalla programmazione televisiva e dalle dinamiche di ascolto.

Caterina Balivo indignata: denuncia choc sui social della conduttrice Rai

Critiche alla Decisione della Rai

La decisione di rinviare “Noos” ha scatenato numerose critiche sui social, con molti utenti che hanno espresso disappunto e frustrazione riguardo alle priorità della Rai, accusata di favorire format di intrattenimento leggero a scapito di programmi culturali di valore. Gli utenti hanno lamentato che un programma educativo e informativo come quello di Angela non dovrebbe essere penalizzato per dinamiche di ascolto. Queste critiche riflettono un malcontento più ampio verso la tendenza di alcune reti televisive di sacrificare la qualità e l’importanza educativa per inseguire numeri più alti di spettatori, evidenziando una crescente preoccupazione per il declino della programmazione culturale in favore dell’intrattenimento puro.

CONDIVIDI ☞