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Alessandro Gassmann critica duramente Roma: “Una città sfondata, devastata in ogni angolo”

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L’attore descrive con toni duri la situazione della Capitale sul social X, confrontandola con i ricordi più felici del passato.

All’inizio di questa settimana, Roma ha affrontato giorni di grande difficoltà tra maltempo e scioperi dei trasporti. La capitale è stata colpita da un violento nubifragio domenica sera, con piogge torrenziali e forti raffiche di vento che hanno allagato le strade, abbattuto alberi e causato notevoli problemi alla circolazione. La situazione si è aggravata ulteriormente con lo sciopero del trasporto pubblico di lunedì 9 settembre, lasciando la città in uno stato di paralisi.

Critiche pesanti da Alessandro Gassmann: ‘Roma? Sfondata e devastata ovunque’

In questo contesto, anche l’attore Alessandro Gassmann, profondamente legato alla sua città natale, ha espresso su X il suo dolore nel vedere Roma così trascurata e in declino. “Oggi, come faccio da qualche giorno, ho attraversato Roma mia bella, dal centro all’estrema periferia… Una città dilaniata, sporca, allagata, con semafori che non funzionano, sciopero dei mezzi, sfondata in ogni suo luogo”, ha scritto Gassmann, riflettendo su come la città sia cambiata negativamente nel tempo.

Alessandro Gassmann

L’attore ha sottolineato come la situazione attuale di Roma sia particolarmente difficile da accettare per chi, come lui, ha vissuto gli anni in cui la città brillava per la sua bellezza e vivacità. “Penso che i romani più grandi come me, abbiano più difficoltà ad abituarsi a questa devastazione, perché abbiamo fatto in tempo a vederla bella e sorridente. Spero che i più giovani non si rassegnino a tutto questo. #RomaMiaBella”, ha aggiunto, evidenziando una speranza che le nuove generazioni possano essere spinte a non accettare passivamente il degrado.

La visione negativa di Gassmann su Roma trova eco anche nelle recenti dichiarazioni di Carlo Verdone, un altro illustre cittadino romano, che ha criticato aspramente le condizioni attuali della città. “Come ti giri, non vedi più una strada normale. Non c’è un centimetro di muro che sia stato risparmiato. Tag, firme, scritte, brutture, sfregi”, ha lamentato Verdone, enfatizzando la necessità di trattare la città con lo stesso rispetto che si riserva a una casa ben tenuta.

Queste testimonianze sottolineano un senso di abbandono e trascuratezza che sembra pervadere la capitale italiana, sollecitando una riflessione più ampia sulla gestione urbana e sulla responsabilità collettiva nei confronti del patrimonio comune. I commenti di Gassmann e Verdone non sono solo l’espressione di un disagio personale, ma anche un appello a tutti i romani e alle autorità competenti per un impegno rinnovato nella cura e nel rispetto della loro città, nella speranza che Roma possa ritrovare il suo antico splendore.

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