Alessia Marcuzzi con la sua autoironia ha spesso fatto delle analisi critiche sul suo aspetto fisico parlando del suo seno prosperoso, ma anche delle sue gambe storte. In particolare, la conduttrice romana ha deciso di affrontare quello che vive da sempre come difetto fisico facendosi paladina di un messaggio contro il bullismo.
Parlando delle sue chilometriche gambe, Alessia Marcuzzi ha portato la sua testimonianza nella cornice di uno spettacolo contro il bullismo che è stato organizzato da Luca Tommassini in collaborazione con il Centro Nazionale Contro il Bullismo-Bulli Stop. L’evento intitolato Bulli Stop Xmas Show è andato in scena a Roma, presso l’Auditorium Conciliazione, qui la conduttrice ha deciso di condividere alcuni aneddoti privati che l’hanno accompagnata dall’adolescenza fino all’età adulta, relativi proprio ad una parte del suo corpo che le ha creato a lungo disagio.
Alessia Marcuzzi scende in campo contro il bullismo
Mettendo in evidenza le sue lunghe, magre gambe storte, l’ex volto di Mediaset è salita sul palco focalizzando subito l’attenzione dell’uditorio sull’argomento che ha trattato: “Lo faccio vedere a tutti. In tv io sto sempre con le gambe aperte… Adesso dì che sono belle, provaci, è veramente dura… dai passa…Sai come mi chiamavano a scuola? ‘Marcu’ te ce passa un treno sotto le gambe’… Questo non è il vero bullismo, perché non ci ho sofferto. Ma è per dire che anche un difetto ci rende unici” – ha commentato la Marcuzzi scambiando qualche scherzosa battuta con Katia Follesa.
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Per motivare la sua presenza sul palco, la conduttrice ha voluto sottolineare la sua posizione: “Ho parlato di un mio difetto su cui venivo presa in giro da ragazzina, tanto da non mettere mai le gonne. Non è stato proprio bullismo, perché non ne ho mai sofferto davvero tanto era più una presa in giro, ma sicuramente mi ha reso molto insicura e per tanti anni ho portato solo pantaloni. Proprio un paradosso pensando che adesso sono sempre in minigonna”.
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Dopo la sua testimonianza, la Marcuzzi è tornata a caldeggiare il messaggio veicolato contro il bullismo, un tema affrontato con senso critico ma anche con leggerezza insieme ai racconti di Katia Follesa e Claudia Gerini che hanno offerto un sostegno a chi si trova a vivere un forte disagio per via del giudizio degli altri, ribadendo poi l’unicità che rende ogni persona autentica.
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