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Amadeus choc su Sanremo: la risposta sconvolgente alla polemica di Elena Cecchettin

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Le parole sull’amore lette durante il festival erano intese come un messaggio di speranza e solidarietà, pronunciate da un cast talentuoso, che includeva Giovanna Sannino, Matteo Paolillo, Valeria Andreanò, Domenico Cuomo, Antonio D’Aquino, Francesco Panarella, Maria Esposito e Massimiliano Caiazzo. Queste parole avevano lo scopo di suscitare consapevolezza e rispetto, ma hanno scatenato un importante dialogo sul modo più appropriato di affrontare argomenti così delicati e seri come la violenza di genere.

“Ascolta 
Ascolta è la prima parola. Una donna che ti parla, si fida di te. Non trattarla mai con sufficienza o con fastidio, neanche quando ti sembra che si stia alimentando di qualcosa, perché c’è differenza tra lamentarsi di te e lamentarsi con te.

Accogli 
Accogli è la seconda. Nessuno si merita la violenza di dover aderire ad aspettative altrui, di essere considerato troppo o troppo poco. Non ancora o non più. Facciamo invece sempre sentire accolto qualcuno esattamente per quello che è, perché tutti noi abbiamo il diritto non a sentirci amati nonostante, ma essere amati proprio perché.

Accetta
Accetta è la terza. Non sempre l’amore dura e dopo un percorso condiviso può succedere di dover spezzare un cuore pur di non spezzare noi stessi. Perché siamo al mondo per fiorire, non per appassire all’ombra dei rapporti in cui non ci riconosciamo più. Ecco perché amare. A volte può voler dire accettare che le persone siano felici. Anche senza di te.

Impara 
Impara è la quarta. L’amore è un lavoro e impararlo è forse la cosa più importante per la quale siamo qui. Ci riusciremo solo con un’applicazione quotidiana. Tu insegni le tue parole. Lei insegna le sue. Fino a quando non inventerete le vostre.

Verità
Verità e la quinta. Abbandoniamo gli stereotipi del vero uomo, della vera donna. Per ambire a essere uomini veri e donne vere. Gli uomini veri e la donna vera vivono e amano nel mondo. Accorpa le proprie diversità e quelle degli altri come risorse sapendo che sono proprio quelle a rendervi liberi.

Accanto
Accanto è la sesta. Una coppia non si fonda sull’attribuire ruoli, ma sul condividerli. Non sul tracciare confini, ma sullo starsi accanto. Certe volte perfino sull’attendersi. Accettando anche i momenti di silenzio. In cui ti sembra non stia succedendo. Ma quell’attesa è solo ciò che prepara il tuo meglio. E quel silenzio è solo ciò che testimonia il tuo amore.

No 
No, è la settima, è una parola dura ma che dobbiamo riuscire a pronunciare. E che gli altri devono essere pronti a ricevere. No è la parola che stabilisce il perimetro della nostra volontà. Rende chiaro che l’amore non deve c’entrare mai, mai con il costo. Per questo a volte no è la più alta dichiarazione d’amore che si possa fare.”

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