Il papà di Striscia la Notizia, e prima ancora di Drive In, Antonio Ricci ha svelato un retroscena che ha incuriosito il pubblico: Ricci, noto produttore televisivo italiano e figura di spicco nel mondo dell’intrattenimento, ha recentemente suscitato l’interesse del pubblico e dei media a causa di un clamoroso “no” di un noto personaggio del mondo dello spettacolo, che avrebbe rifiutato di sedersi dietro al programma di Striscia la Notizia, uno dei programmi televisivi più popolari del panorama italiano.
Da anni in tensione con i vertici di Mediaset, Ricci ha svelato di essersi sentito rifiutare l’ambita conduzione del Tg satirico di Canale 5 da quello che ha definito il “numero uno della tv italiana”. “Un conduttore che voglio e che non ho mai avuto a Striscia? Fiorello, è il numero uno, ha una marcia in più” – ha confessato il produttore.
Antonio Ricci, i clamorosi retroscena su Striscia la Notizia
“Mi ha pure detto di sì solo che Confalonieri ha fatto saltare tutto. Mi accordo segretamente con Fiorello che all’epoca aveva il suo programma a Sky. avevamo già preparato il copione, Staffelli sarebbe stato l’altro conduttore e siamo d’accordo su tutto, mi dice che finito l’impegno con Sky verrà da me.
Succede che il programma Sky non fa grandi ascolti, ma era logico che fosse così, più del numero degli abbonati era impossibile. Il buon Confalonieri, come Pier Silvio, non sapeva del mio patto con Fiorello e un giorno fa una battuta sui suoi ascolti che Fiore non digerisce. È venuto fuori il suo animo siculo: “…Se non sono gradito…”. Prima o poi lo porterò qui, se verrà a 80 anni vorrà dire che lo pagheranno in pannoloni…” – ha concluso Antonio Ricci.
In vena di confidenze il papà di Ricci ha rivelato che i servizi scomodi del Tg satirico sono costati cari, spesso si è ritrovato nelle aule di tribunale: “Striscia mi permette di soddisfare quotidianamente la mia curiosità, di sfogarmi e di fare casino. È un buon modo per non annoiarmi». […] “Siamo a quota 400 querele, più o meno”.
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In vena di condividere aneddoti, Ricci ha raccontato di aver avuto qualche dissapore con l’ex direttore del TG4: “Qualche anno fa avevo delle rogne con Emilio Fede. Un giorno lo vedo a Milano 2, era in piazza. Io ero all’ultimo piano di un residence mansardato. Per impressionarlo sono uscito sul davanzale della mansarda e dal tetto mi sono messo a fissarlo. Poi ho realizzato che le tegole eran viscide e ho pensato che morire per Emilio Fede sarebbe stato imperdonabile. Sono rientrato”.
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