Bruno Vespa, storico giornalista e conduttore, non ha nascosto la sua profonda delusione nei confronti della Rai, in merito al trattamento riservato al suo celebre programma Porta a Porta durante le celebrazioni per i 100 anni della radio e i 70 anni della televisione pubblica italiana. La mancanza di un riconoscimento per i trent’anni di Porta a Porta, programma che ha segnato la storia della televisione italiana, ha spinto Vespa a esprimere apertamente il suo risentimento.
Durante la serata di festeggiamenti, sono stati ricordati e celebrati numerosi programmi storici del palinsesto Rai, come Mixer di Giovanni Minoli e Chi l’ha visto, che dal suo debutto con Donatella Raffai è oggi condotto da Federica Sciarelli.
Tuttavia, secondo Vespa, non è stata fatta “neanche una menzione” del suo talk show, che dal 1996 rappresenta uno degli appuntamenti più rilevanti per l’informazione e il dibattito politico in Italia. Questa assenza è stata per lui un segnale di mancato riconoscimento del ruolo di Porta a Porta nella storia della televisione italiana.
Sul suo profilo X (ex Twitter), Bruno Vespa ha espresso il suo malcontento in maniera diretta, affermando: “Non una parola sui 30 anni di Porta a Porta”. In un secondo momento, in una nota più articolata inviata al sito Dagospia, il giornalista ha specificato di aver abbandonato la celebrazione presso il Palazzo dei Congressi in segno di protesta per il silenzio su un programma che ha contribuito in maniera significativa alla storia della televisione pubblica.
Vespa ha riconosciuto l’importanza dei programmi che sono stati omaggiati durante l’evento, come il Tv7 di Sergio Zavoli o il Quark di Piero Angela, ma non ha potuto trattenere il suo rammarico per l’assenza di ogni riferimento ai tre decenni di Porta a Porta.
Porta a Porta, spesso definito “la terza Camera dello Stato” per l’importanza dei temi trattati e per il suo ruolo di primo piano nel panorama dell’informazione politica italiana, ha contribuito a creare dibattiti che hanno influenzato il discorso pubblico. In onda su Rai1 dal 1996, il programma ha raggiunto le 3.462 puntate tra prima e seconda serata, consolidandosi come uno dei talk show più longevi e rilevanti della televisione italiana.
La mancanza di un riconoscimento ufficiale durante le celebrazioni ha quindi accentuato l’amarezza del suo conduttore, che ha accusato la Rai di mantenere un “animo profondo” orientato sempre nella stessa direzione, senza lasciare spazio a un programma che ha comunque fatto la storia della rete.
Al momento, la Rai non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale in risposta alle critiche di Bruno Vespa, ma è probabile che la vicenda non si concluda qui. La controversia potrebbe continuare a far discutere, soprattutto considerando l’importanza simbolica delle celebrazioni e il peso che Porta a Porta ha avuto e continua ad avere nel panorama televisivo nazionale. Seguiranno aggiornamenti, in attesa di una possibile replica da parte della rete televisiva di Stato.
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